Il comitato olimpico americano (USOC) e la federazione di nuoto a stelle e strisce (USA Swimming) hanno deciso di sospendere per ben dieci mesi Ryan Lochte, uno tra gli atleti più famosi e vincenti del panorama natatorio internazionale, a seguito dell'aggressione ingiustificata ad alcune guardie giurate brasiliane durante le ultime Olimpiadi di Rio de Janeiro. Si chiude così una vicenda controversa, di cui Lochte e i suoi compagni di squadra Gunnar Bentz, Jack Conger and Jimmy Feigen si dichiararono inizialmente vittime.
Furono proprio i nuotatori americani a rivelare infatti di aver subito un tentativo di rapina da parte di un tassista di Rio de Janeiro, che li avrebbe minacciati con una pistola. Dei quattri atleti solo Lochte riuscì a tornare negli Stati Uniti subito dopo i fatti contestati, mentre gli altri furono trattenuti dalle autorità brasiliane per ulteriori accertamenti. Intervistato poi dal network americano Espn, Lochte cambiò versione pochi giorni dopo, facendo riferimento a un agguato verificatosi a tarda notte presso un distributore di benzina poco lontano dal villaggio olimpico. La polizia brasiliana contestò però anche questa versione dei fatti, riuscendo poi a dimostrare - con l'ausilio delle telecamere di sorveglianza - che erano stati proprio i quattro nuotatori americani a rendersi autori della distruzione della stazione di servizio, oltre che dell'aggressione a diverse guardie giurate presenti sul luogo. L'epilogo di questa storia, che ha imbarazzato a lungo gli Stati Uniti e indignato la popolazione di Rio de Janeiro, è stato scritto ieri: dieci mesi di squalifica a Ryan Lochte che, secondo quanto riportato da TMZ Sports, non prenderà parte ai prossimi Mondiali di Nuoto del 2017. "Ci scusiamo con la città di Rio e con tutto il popolo brasiliano per l'accaduto - hanno dichiarato i vertici USOC in un comunicato - per aver distratto l'attenzione di tutti nel bel mezzo di ciò che dovrebbe essere solo una celebrazione d'eccellenza". Ma per Lochte non finisce qui: tre sponsor (Speedo, Gentle Hair Removal e Airweave gli hanno già detto addio), mentre un quarto (Ralph Lauren) ha reso noto di non essere intenzionato a rinnovare il contratto con il plurimedagliato nuotatore americano.