Angelique Kerber "annuncia" il suo ritorno ad alto livello a Sydney e si candida a pericolosa variabile per l'imminente Australian Open. La tedesca completa un filotto prestigioso e cancella nell'atto conclusivo la speranza di casa, Ashleigh Barty. La giovane australiana gioca con coraggio ma impatta contro il muro, insormontabile, eretto dall'ex n.1. Doppio 64 e titolo alla Kerber, punto di ripartenza dopo un 2017 in chiaroscuro.
L'avvio è di stampo australiano. La Barty pianta i piedi sulla riga di fondo e da lì dirige lo scambio, chiamando la Kerber a continue rincorse. Il forcing non produce però l'effetto sperato, perché la tedesca replica a due palle break sul 15/40 e riesce poi ai vantaggi a mantenere l'equibrio. Anche il secondo tentativo in risposta risulta vano, è così la Kerber a piazzare la prima stoccata, sfruttando un passaggio a vuoto della rivale. Le peculiarità di Angelique sono note, una difesa estrema che ti costringe a cercare il punto più volte, fino a cadere in errore. Due gratuiti, uno a rete e uno da fondo, indirizzano il quinto game, quello del sigillo tedesco. La Kerber allunga e interpreta al meglio le fasi cruciali. Sul 43 in suo favore, pallina alla mano, non trema in una situazione di perfetta parità - 30/30. La risposta in rete della Barty, sul primo set point, manda agli archivi il parziale. 64.
L'apertura del secondo evidenzia una fase di instabilità. Rovescio maldestro della Barty e rottura Kerber. Contro-break immediato dell'australiana e nuova parità. Maggiore il numero di vincenti di Ashleigh, in costante proiezione offensiva. La Kerber, anche quando sbaglia, non sembra mai perdere il controllo. Si segue così l'ordine dei servizi fino al 33. La 29enne di Brema gioca un 15 in recupero da circoletto rosso e poi inchioda con un rovescio lungolinea la Barty. Scossa che piega le spalle della 21enne di Ipswich. 43. Illusione di ritorno nel game seguente, la Kerber è chirurgica. Prima e dritto, secondo 64, urlo liberatorio.