Non si ferma la marcia di Angelique Kerber. A farne le spese, dopo sette successi di fila, nella semifinale del WTA di Sydney in corso di svolgimento, l'azzurra Camila Giorgi, la quale si dimostra all'altezza della situazione soltanto in parte, nelle fasi d'approccio, salvo strappare mentalmente prima che tecnicamente in corso d'opera. Troppo solida la campionessa tedesca, che si aggrappa alla partita nei momenti difficili e ribalta la situazione sbattendo la porta in faccia alla rimonta dell'azzurra. In finale per la teutonica c'è la Barty.
Avvio pimpante per Giorgi. Da fondo campo i colpi di rimbalzo funzionano e risultano efficaci, Kerber rincorre fin da subito, restando tuttavia aggrappata ad ogni quindici. Tre giochi di riscaldamento, prima di entrare in partita anche in risposta: la prima ad avere chance per il break è l'azzurra, incisiva ed aggressiva quanto basta, ma la resilienza della tedesca le consente di annullare la palla del 3-1 e di impattare ai vantaggi. Camila sembra accusare il colpo, va sotto 0-30 ma si rialza con due rovesci di pregevolissima fattura. Non basta, perché la prima singhiozza e Kerber non si piega, porta il game ai vantaggi, prima di approfittare di due seconde per spazzolare le righe e confezionare i presupposti del primo vantaggio: 23. La reazione è di rabbia e personalità: il rovescio fa male alla teutonica, costretta a fronteggiare altre due palle break; prima il servizio, poi il nastro a tinte rosse, gialle e nere la aiutano ad implementare il margine. Stavolta il contraccolpo è pesante. L'italiana strappa ed eccede con i gratuiti, Kerber non si fa pregare e strappa ancora la battuta a 0: 52 e set tedesco.
Ancora una volta però Camila dimostra mentalmente uno step di crescita: sette punti di fila - quattro per tenere il servizio a zero nel primo game - prima di sfruttare il banale gratuito di dritto di Kerber per salire 20. Vantaggio conservato in un terzo game da montagne russe, nel quale l'italiana sale 40-0 prima di farsi rimontare pericolosamente. Non smette però di giocare, conservando profondità e aggressività. Armi che pagano. La rottura della tedesca, dalla parte opposta, sembra invece prolungata: il gancio mancino non entra, né al servizio né di dritto; altre due palle break, salvate stavolta con applicazione ed esperienza, la sbloccano, nel punteggio come nella testa. Ritrova fiducia e ritmo, tornando a fare muro ad un passo dalla riga: Giorgi non sfonda, seppur restando in controllo della manovra, annulla una palla break col dritto, ma cede alla seconda con uno schiaffo di dritto di poco lungo (32). E' il turning point della gara, perché l'azzurra cede di colpo, strappando da fondo campo: prima il tre pari, poi il secondo break di fila che vale il 43 Kerber e, di fatto, l'incontro.
A.Kerber b. C. Giorgi 2-0 (62, 63)