Defezione eccellente, non la prima. Siamo a un passo dal primo slam di stagione, il circuito si muove a grande velocità in direzione Melbourne. Al maschile, diversi interrogativi. Le assenze certe di Murray e Nishikori, i dubbi di Djokovic. Al femminile, il "gran rifiuto" della campionessa in carica. Sette vittorie - 14-0 il conto set - per firmare lo slam n.23 nel 2017. L'ultimo battito della Serena tennista, prima della maternità. La minore delle sorelle Williams non intende appendere la racchetta al chiodo, ma è difficile tornare con un carico di aspettative. Le parole sono chiare e risuonano forti. "Io posso competere, ma io non voglio solo competere". Il ruolo da comprimaria non si addice a una fuoriclasse con pochi eguali nella storia, giusto attendere il momento propizio per ri-allacciare le scarpette e inondare nuovamente il campo di personalità e carisma.
Una decisione per certi versi attesa. Nessuna programmazione stabilita per l'apertura di stagione, la presenza ad Abu Dhabi per il Mubadala World Tennis Championship. Sprazzi di Williams, strappi di potenza per inibire la corsa di Jelena Ostapenko. Un rendimento alterno, come naturale. Sconfitta di poco conto, partita utile per tirare le somme. Di qualche ora la scelta, manca qualcosa per governare un contesto femminile senza certezze, ma con diverse giocatrici in grado di ambire al vertice.