Terza affermazione nell'annata corrente per Anastasia Pavlyuchenkova, ennesima debacle per Angelique Kerber. L'ex n.1 - regolata a Monterrey e Tokyo - non trova la chiave per ribaltare la sfida nemmeno a Zhuhai. Crisi acclarata quella della Kerber, alla quinta battuta d'arresto nelle ultime sei apparizioni. L'assolo con la Osaka a Pechino, debutto nel torneo, è una goccia in un mare di dubbi e incertezze. La teutonica cede il parziale iniziale, ma riesce a rimettere in sesto la contesa nel secondo. Il terzo è manifesto perfetto della stagione. Lotta, regge l'urto, spesso trascina il gioco ai vantaggi, ma manca sempre qualcosa per pilotare la partita verso l'angolo amico. 62, con il break della Pavlyuchenkova nell'ottavo game a sancire l'affermazione.
Il riscatto del tennis tedesco avviene grazie a Julia Goerges. Come sottolineato in sede di presentazione, una delle giocatrici più in forma dell'intero panorama femminile. L'approccio con la competizione è ai limiti della perfezione. Nel set d'apertura la Rybarikova viene annientata da una Goerges chirurgica, a tratti ingiocabile. La slovacca riesce, nel proseguo della partita, a proteggere quantomeno la battuta, annullando quattro palle per la possibile rottura. Il prolungamento è però ancora favorevole alla Goerges. 7 punti a 5.
Risponde sul campo, invece, Coco Vandeweghe. Poche apparizioni dopo la semifinale all'US Open, qualche interrogativo naturale sull'effettiva condizione. Conduce corsa di rimonta con Shuai Peng, sigilla la battuta dopo il 36 iniziale ed inizia a sfondare in risposta. L'asiatica scompare via via dalla battaglia, preda di una Vandeweghe in fiducia e puntale nel trasformare le due occasioni costruite nel set decisivo.
I risultati
Pavlyuchenkova - Kerber 63 36 62
Goerges - Rybarikova 61 76(5)
Vandeweghe - Peng 36 63 62