La racchetta vola alta, le mani cingono il volto, lo sguardo corre all'angolo. Johanna Konta cancella Agnieszka Radwanska, si aggiudica il torneo di Sydney ed entra nel rettilineo che conduce a Melbourne con rinnovate ambizioni. Partita d'attacco, un tennis d'impatto che vanifica le creazioni di una Radwanska visibilmente frastornata al cospetto di un'avversaria all'apparenza inviolabile. Parziale equilibrio solo in avvio, con la polacca ad inseguire la britannica, divario ampio nel secondo e decisivo set. 64 62, un assolo.
L'illusione polacca prende forma nelle fasi iniziali. La Radwanska disegna il passante sullo smash della Konta e si aggiudica il primo braccio di ferro da fondo. Il game al servizio non riserva insidie e la britannica si ritrova in una situazione di pericolo poco dopo, 0-30 pallina alla mano. Qui il primo punto di volta della partita, perché si sblocca la Konta ed inizia un concerto di qualità e forza. Flirta con le righe, picchia senza paura e inchioda la Radwanska, a un passo dal baratro nel terzo gioco. Sull'11, deve fronteggiare palle break in serie, è brava e solida nel replicare alle prime due, nulla può però di fronte a due schiaffi al volo definitivi. Il vantaggio si dilata nel quarto gioco, dove la Konta prende quota dal 30-30. Non c'è spazio per titubanze, per pensieri di sorta, la Radwanska si mantiene sulle code della rivale, ma non ha la forza per piazzare la stoccata. Il servizio britannico funziona, staffilate che spengono ogni proposito polacco. Il decimo gioco è il punto esclamativo, 40-0 e seguente 64.
Anche il secondo parziale trova la sua soluzione negli scambi d'avvio. La Radwanska - al servizio - commette un pericoloso passo falso sul 30-30, aprendo la porta a una Konta famelica. In risposta, la britannica è mortifera, il dritto punge, lungoriga e sull'incrociato, angoli clamorosi che impediscono qualsivoglia reazione. La Radwanska - sfortunata - inciampa in avanzamento, è il preludio al break, una fucilata sulla quale Aga può giusto piazzare la racchetta, senza organizzare il colpo. Emerge un pizzico di rassegnazione, la Konta cavalca il momento, doppio break e 40 privo di preoccupazioni. La Radwanska prova quantomeno a modificare il suo tennis, altera qualche palla, ci mette un pizzico d'energia, ma la Konta non accenna a placare la sua furia. Un incedere martellante, vincente n.30 nel settimo gioco, in risposta. La Radwanska, con l'ace, griffa il game, rinvia la caduta, naturale pochi secondi dopo. Sotto 15-30, la britannica accelera, nuovamente. Ribalta la situazione, poi spreca la prima palla match, cercando una rivedibile palla corta. Servizio e dritto, devastante, per ottenere la seconda opportunità. Arriva così la chiusura, l'ultima parola sulla partita, un ace terrificante, a uscire. Stretta di mano al centro, un sorriso a coronare una settimana di straordinario livello.
Konta - Radwanska 64 62