Sara Errani si ferma. La stagione in chiaroscuro della romagnola si chiude anzitempo, dopo la campagna deludente a Wuhan. Complici problemi respiratori ed acciacchi di varia natura, Sarita sceglie di staccare la spina, per recuperare al meglio in vista della prossima annata. Non un momento facile per l'azzurra. Di recente diverse battute d'arresto, spesso inattese. Dopo il terzo turno olimpico, per la Errani, resa al primo turno a Cincinnati, New Haven e all'Open degli Stati Uniti.
A Guangzhou, sorriso sofferto, vittoria con Xinyun Han annullando diverse palle match. Con la Golubic il ritorno alla realtà. Ultima apparizione nei giorni scorsi, a Wuhan. La tennista italiana affronta all'esordio Barbora Strycova. Avvio incerto, Sara palesa le consuete difficoltà al servizio e capitola rapidamente. Nel secondo, effimero ritorno. Il carattere della Errani pervade il campo, la partita si trascina al terzo, dove ad emergere è ancora la potente ceca. Il K.O, l'ennesimo, obbliga a una riflessione.
La Errani rinuncia a Pechino, Linz, Mosca, si prende qualche settimana per ritrovare - non solo a livello fisico - le giuste coordinate ed intraprendere, con altro piglio, un nuovo percorso.
Resta, nel suo 2016, la splendida corsa a Dubai, titolo in finale con la citata Strycova. Un'oasi in una stagione di rincorsa, una delle più difficili per la piccola italiana. Un buco nero, quello attuale, da cui uscire rapidamente, con cuore e sacrificio, lavoro e sudore, da sempre principi affini al tennis della Errani.