Saranno Serena Williams e Garbine Muguruza le due finalista dell'edizione 2016 del Roland Garros. La statunitense e la spagnola arrivano all'atto conclusivo del secondo evento Slam della stagione in maniera quasi opposta. La dominatrice del movimento tennistico femminile non ha vissuto una seconda settimana spumeggiante, come ha dimostrato anche la semifinale vinta, in due set ma con grande fatica, contro l'olandese Kiki Bertens. La giocatrice originaria di Caracas, invece, è cresciuta in maniera esponenziale proprio dopo il superamento del weekend, proponendosi come rivale attendibile della Williams nella caccia al titolo.

La Muguruza è stata molto brava a sconfiggere con autorità una Samantha Stosur, alla quale è stata proprio tolta la fiducia e la possibilità di giocare alla pari, in modo da insinuare qualche dubbio nella mente della numero 4 del seeding parigino. La differenza è stata fatta dalla giocatrice spagnola proprio nei primi games dell'incontro, in cui la stessa Muguruza è stata brava a portarsi subito sul 4-0, fiaccando subito la resistenza dell'australiana e ponendosi in una posizione di grande vantaggio per la conquista del primo parziale. Per la Stosur la partita è stata subito in salita, proprio per l'incapacità di opporre un tennis fastidioso alla sua rivale, la quale invece continua a macinare colpi su colpi e non trema mai al servizio. Il set si risolve in maniera comoda, con un 6-2 che non ammette repliche, e il secondo si apre nel migliore dei modi per la Muguruza, che brekka subito e su porta sul 2-0. La Stosur, questa volta, prova ad abbozzare una reazione e si rimette in carreggiata con il break che vale il 2-2, ma la spagnola nativa però di Caracas non vuole lasciare nulla di intentato, e infila il parziale che si rivelerà poi decisivo: tre games in fila per Garbine, e partita che ancora una volta sembra decisa. Non basterà il break a zero, ottenuto dall'australiana nell'ottavo gioco, visto che la Muguruza andrà a chiudere per 6-4.

Di diversa fattura, e con diverse emozioni la sfida tra Serena Williams e Kiki Bertens. La tennista olandese gioca subito in maniera sfacciata, forte di una condizione fisica e mentale davvero invidiabile, mentre dall'altra parte la numero 1 al mondo alterna le consuete grandi giocate di potenza a qualche errore di troppo, indotto dalla sua rivale. Accade dunque che l'americana debba annullare una chance di servizio per il set nel decimo gioco, quando riesce a ottenere il break che fa seguito addirittura ad un set point annullato nel game successivo, con il primo set che si decide al tie-break: in un game così complicato, in cui è la mente delle giocatrici a dominare, la Williams tira fuori l'orgoglio e vince con il punteggio di 9-7. Anche nel secondo set è la Bertens a partire meglio e a portarsi sul 2-0 con tanto di break in suo favore, ma nel terzo game arriva il contro-break da parte di Serena, che rompe ogni entusiasmo da parte dell'olandese. La partita è comunque bellissima ed equilibrata, a dispetto della tante posizioni di distanza nel ranking, colmate dall'ottimo stato di forma di una Bertens in palla ma incapace di sfruttare una palla-break fondamentale nel sesto gioco. L'occasione sprecata abbatte l'olandese, che cede il servizio nel game successivo e, di fatto, fa involare la Williams verso l'ennesima finale. Si chiude sul 6-4, Serena tira un sospiro di sollievo ma in finale non sarà affatto facile.