Roberta Vinci si impone al tie-break del terzo, Sara Errani crolla in modo fragoroso. Due storie differenti, che confermano il differente momento di forma, in primis mentale.
Roberta parte in sordina, incassa l'avvio perfetto di Lucie Hradecka e capitola al servizio. 2/12 con la seconda, l'azzurra non riesce a costruire la sua trama di gioco e consegna più volte la battuta. Nel secondo, primi segnali di risveglio, la Vinci entra nel campo, muove la Hradecka e trova soluzioni e punti. Il parziale - 64 - non evidenzia lo scarto, netto. L'azzurra si procura 9 occasioni di rottura, a fronte dell'unica concessa all'avversaria, ha grandi risposte dalla prima e ri-acquista rapidamente fiducia, dopo i primi segnali di nervosismo ad inizio partita.
Il terzo vive su un evidente equilibrio, break e contro-break, vincenti ed errori, la pressione aumenta con l'avvicinarsi dell'epilogo, si giunge al prolungamento e l'urlo di Roberta colora Miami. 7 punti a 5, vittoria numero 5 su Lucie Hradecka.
Non vive invece un periodo felice Sara Errani. La prestazione con Naomi Osaka evidenzia il buco nero che "aspira" la bolognese. Sara non trova appigli per uscire dalla crisi e anche a Miami esce di scena rapidamente contro la wild card nipponica. La Errani non racimola nemmeno un 15 in risposta nel primo parziale, prova una timida reazione nel secondo, ma col servizio non scalfisce l'ardore di Naomi, pronta a cogliere un successo prestigioso. Un dato: la Errani mette in campo, nel secondo set, il 93% di prime, ma raccoglie meno del 50% di punti. 61 63, ulteriore passo indietro.