Il programma femminile occupa per intero la sessione serale sul Campo Centrale. Apre la semifinale di maggior interesse, quella che oppone la numero al mondo, Serena Williams, alla polacca Agnieszka Radwanska. Per Serena si tratta del secondo passaggio significativo nel torneo, dopo il brillante successo sulla campionessa in carica, Simona Halep. L'impressione è che l'americana voglia conquistare il titolo e chiudere il cerchio a Indian Wells, dopo le corone del '99 e del '01.
L'ostacolo Radwanska preoccupa però Serena, perché Aga, dal finire della scorsa stagione, gioca un tennis non più solo gradevole, ma anche redditizio, vincente. La vittoria contro un martello come Petra Kvitova nei quarti conferma la bontà della Radwanska anche sul cemento, superficie che esalta al solito forza e braccio potente.
Serena rappresenta però, per la polacca, un fantasma, un enigma senza soluzione. 0-9 al momento, con il sorriso a Melbourne della Williams nella stagione corrente a confermare la supremazia. 60 64 in semifinale.
A Agnieszka il compito di muovere Serena, di impedire alla Williams di dettare il ritmo, di prendere con impeto l'iniziativa e l'inerzia dello scambio.
Al termine dell'incontro tra Williams e Radwanska, il ritorno in campo, 24 ore dopo, di Azarenka e Pliskova. Il parziale tra le due è in parità, un successo per parte, quello di Victoria risale addirittura al 2008, a Praga. Più recente il sussulto ceco, nel 2015 a Brisbane. Una lotta di nervi e tennis, risolta 64 al terzo.
Il cammino della Azarenka è invidiabile, il doppio 60 alla Rybarikova candida la bielorussa alla finale, ma la Pliskova - dopo la vittoria con la Kasatkina - non intende alzare bandiera bianca. I maggiori problemi, per Karolina, negli ottavi con la britannica Konta, agevole invece la "sortita" nel turno precedente con la Ivanovic.