Dopo l'annuncio choc in conferenza stampa della sua positività al Meldonium, Maria Sharapova è tornata a farsi sentire nella tarda serata di ieri (orario italiano) con una lettera aperta ai suoi tifosi. La siberiana ha ringraziato i fan per il supporto e ha ribadito di continuare a sperare di poter tornare a giocare a tennis nonostante l'errore commesso.
"Quando mi sono svegliata ieri mattina - esordisce la Sharapova - ho trovato la mia casella di posta elettrica piena di messaggi d'amore e compassione. La prima mail che ho letto è stata quella del mio migliore amico, quel tipo di persona che ti può far sorridere o piangere con una sola parola e con la quale avevo trascorso l'intera sera al telefono. Mi chiedeva cosa stessi facendo. Generalmente, adoro le mattine. Un nuovo giorno, una nuova partenza. Ovviamente oggi non è stata una mattina come tutte le altre. Alle sei del mattino non mi veniva in mente altro se non che sono determinata a giocare ancora a tennis e che spero che mi venga data l'opportunità di farlo. Non avrei voluto attraversare questo momento, ma devo e voglio superarlo. Avevo bisogno di sfogarmi, di fare ciò che faccio sempre, quindi mi sono preparata per andare ad allenarmi in palestra, finchè non ho realizzato che i paparazzi mi stavano seguendo. Non sono stata molto sul web di recente, ma i miei amici hanno creato un collage con tutti i vostri bellissimi messaggi e gli hashtag che avete inventato per me (#IStandWithMaria e #LetMariaPlay). Ho trascorso l'intero pomeriggio a leggerli, accanto al mio cane, che non poteva capire come leggere tutti quei messaggi fosse più importante della passeggiata che lui si aspettava di fare. Sono davvero orgogliosa di potervi chiamare miei fan. Nelle ore dell'annuncio mi avete mostrato supporto e fedeltà, l'unica cosa che avrei desiderato sentire. Volevo farvi sapere che le le vostre parole mi hanno ridato il sorriso. Voglio giocare ancora e spero di avere una chance per farlo ancora. I vostri messaggi mi hanno dato un enorme incoraggiamento, e questo mio post è solo per dirvi grazie. Grazie davvero".
Maria Sharapova si augura dunque di tornare all'attività agonistica il prima possibile, ma deve fare i conti con un ambiente mediatico ostile. Non solo infatti i vertici della Wada e dell'ITF hanno fatto sapere che "non ci saranno sconti" nell'applicazione della sanzione (come se ci fosse stata una richiesta in tal senso), ma anche giornalisti e opinionisti che generalmente non si occupano di tennis hanno invocato una pena esemplare, quasi da monito per chiunque volesse intraprendere la via del doping. Altri hanno invece sostenuto che la mossa della Sharapova sia stata solo un goffo tentativo per anticipare i tempi e quindi cercare di partecipare alle Olimpiadi. Non è così, perchè la sospensione decorrerà da marzo e, se davvero dovessero essere sei i mesi di stop, il via libera varrebbe solo da settembre inoltrato. Si è poi opinato che l'ammissione non costituirebbe elemento da valutare in suo favore, con lampante ignoranza dei fondamenti di qualsiasi sistema sanzionatorio, nel quale da sempre l'ammissione di colpevolezza rappresenta una circostanza che gioca a favore dell'imputato. Tra chi invoca i due anni di squalifica e chi sembra godere delle disgrazie altrui, c'è da registrare la freddezza con cui colleghi e colleghe hanno accolto la notizia della positività della russa, a testimonianza del fatto che Masha di amici nel circuito non ne ha mai avuti. A breve si saprà a quale destino andrà incontro la tennista siberiana, con l'unico augurio che il giudizio sulla sua condotta sia obiettivo e imparziale, e che non venga strumentalizzato per dare segnali o rispondere ad altre vicende di doping.