Si chiude oggi lì'edizione 2015 del Roland Garros, e l'epilogo vedrà una delle protagoniste annunciate opposta a una delle sorprese principali, anche se non troppo sorprendente visto il processo di crescita che sta mantenendo in questi mesi. Da una parte Serena Williams, la numero 1 al mondo arrivata in finale nonostante qualche problema. Dall'altra parte Lucie Safarova, la rivelazione di questo torneo e la conferma di un anno solare strepitoso per lei, come dimostra anche la finale raggiunta in doppio.

Serena non ha vissuto un Roland Garros facilissimo, avendo conquistato tre delle ultime quattro partite solamente al terzo set. In principio fu Viktoria Azarenka a causare problemi alla regina del tennis mondiale, vincendo il primo set e portandosi in vantaggio anche nei due successivi, ma la grinta e la cattiveria della giocatrice americana le hanno consentito di rimontare e di scacciare i fantasmi di un'altra eliminazione precoce in quel di Parigi. Poi è toccato a Sloane Stephens mettere i brividi alla sua connazionale: anche in questo caso la Williams ha patito le pene dell'inferno nel primo set e ha rischiato di andare sotto anche nel secondo parziale, salvo poi tirare fuori le proprie armi migliori e far volare via i sogni di gloria dell'astro nascente del tennis a stelle e strisce. Dopo la vittoria netta contro la nostra Sara Errani, incapace di nascondere i propri limiti sul piano fisico e di esplosività muscolare contro un autentico muro, per Serena Williams i problemi sono tornati contro la mina vagante del tabellone, Timea Bacsinszky: l'influenza ha dato qualche grattacapo alla americana, capace di vincere solo nel set decisivo e di proiettarsi verso la finale.

Decisamente più sereno, a dispetto dei pronostici che spesso erano contrari, il percorso della Safarova. L'exploit più grande riguarda senza dubbio la vittoria agli ottavi contro Maria Sharapova, considerata forse la grande favorita dopo la vittoria di Roma e dopo aver visto una Williams al di sotto delle sue reali capacità. Un primo set vinto con sofferenza e un secondo parziale praticamente perfetto hanno consentito alla ceca di passare il turno in maniera insperata. Il capolavoro, però, è arrivato in semifinale contro Ana Ivanovic: la serba sembrava avere ormai il primo set in pugno e con pieno merito, ma una raffica di games messi a segno dalla Safarova hanno fatto sì che la gara prendesse la strada che porta in Repubblica Ceca. E ora arriva la finale, la prima in carriera in un torneo del Grand Slam dopo averla sfiorata un anno fa a Wimbledon: una gara da giocare senza la pressione, che va tutta dalla parte di Serena Williams in quanto favorita, e quindi da giocare con il braccio più sciolto. Ma senza però abbassare la guardia e affrontare la sfida con leggerezza, visto che l'americana può punire da un momento all'altro.