Anastasia Pavyluchenkova. Un nome che ti riempe la bocca. Un nome, Anastasia, da regina russa. Nomen omen avrebbero detto i nostri antenati latini dopo l'epilogo della finale portoghese. Quando la vedi pensi subito che la russa sia una picchiatrice e in parte lo è ma non dimentichiamoci che possiede anche una mano fatata in grado di non farla spostare da una parte all'altra. Già, perché il suo più grande difetto sono gli spostamenti laterali, quasi pachidermici evidenziati ancor di più in queste paludi color rosso.
Infatti, bookmakers in primis, i favori dei pronostici erano proprio per l'avversaria. Carla Suarez Navarro, abile e giovane tennista spagnola che in queste superfici si trova a proprio agio.
E infatti, in partita la Suarez Navarro piazza la prima zampata, il primo break al primo game. Lo conferma al turno successivo. La russa sembra un gattino appena nato, timido, goffo. La spagnola continua imperterrita e sfrutta questo momento di debolezza dell'avversaria: ha due palle break nel terzo gioco. La russa si desta dal suo incubo e con autorità difende il game. Si arriva, quindi sul 3-1 , nuovamente servizio Russia e anche stavola l'iberica ha una palla per il doppio break e fuggire via. Un turbo dritto di Anastasia e palla break annullata. Si arriva così ad un momento topico: 5-3 , servizio Pavlyuchenkova.
La russa salva l'ennesimo break (stavolta valeva come set point). La spagnola, quindi, serve per il set sul punteggio di 5-4: parte bene sfruttando due risposte lunghe della russa e si porta sul 40-15. Ma qui inizia il miglior film horror per un/a tennista: il braccino. La Pavlyuchenkova ne approfitta e si porta in parità conun dritto incrociato e uno lungolinea, entrambi micidiali. Non finisce qui: la russa, galvanizzata dalla fragilità dell’avversaria, conquista il contro-break alla seconda occasione.
La spagnola sente di aver fallito una grande opportunità e fragilmente incomincia a sciogliersi come neve al sole. Dopo aver ottenuto il servizio agevolmente la russa piazza il mortale break a zero sul 6-5. Set Russia.
Il secondo set è una pura formalità per la Pavlyuchenkova: l'iberica non c'è più con la testa ed è sempre la prima a sbagliare.Anastasia ringrazia e si porta avanti 3-0. La Navarro riuscirà a tenere la battuta solo nel
quarto e nel sesto gioco, ma ormai è troppo tardi: la russa chiude la contesa nell'ottavo game con l'ultimo e decisivo break.
Finiscono in lacrime entrambe: la russa di gioia per il secondo titolo di quest'anno, il sesto in carriera. La spagnola per l'ennesimo (quinto) k.o. nell'ultimo atto di un torneo.
WTAVAVEL