"Il desiderio di potermi un giorno esibire all'Ariston l'ho avuto sin dal giorno in cui ho cominciato. Dopo tanti anni finalmente il mio sogno si realizzerà. All'inizio era un pensiero fisso, poi ho iniziato a prenderla con leggerezza, ho mandato il brano quest'anno senza troppe aspettative... quando mi hanno detto che il mio pezzo era idoneo per la finale quasi non ci credevo". Quando Antonio Mack, nome d'arte scelto da Antonio Macchione per esibirsi, mi ha detto queste parole, ho percepito subito le emozioni di una persona che è riuscita a realizzare non solo uno degli obiettivi che si era posto nella vita, ma anche un sogno. C'è poi ovviamente anche l'orgoglio, non sono tanti i musicisti che possono dire di essersi potuti esibire all'Ariston e anche per Sanremo Rock le selezioni sono severissime, ma Antonio Mack da Nocera Terinese è tra i prescelti: "Siamo partiti in 700, ora alla finale parteciperemo in 130, poi ci sarà la finalissima. Adesso faremo le ultime prove prima del 6 giugno, quando mi giocherò le mie chance di entrare nei 16".
Sono due i brani che porterà a Sanremo, uno è "Sto che è la fine del mondo", l'altro è "Ho un sogno", che parla proprio di sogni, come quello da lui realizzato: "Il primo è l'ennesima riflessione sulla vita, alla fine secondo me siamo la somma delle scelte che facciamo, a ogni scelta poi la vita ti porta il conto. Per quanto riguarda il secondo, è un sogno, si può racchiudere nella massima "i sogni son desideri". Poi ognuno può interpretarli come vuole, non sono uno di quegli artisti che vuole dare un messaggio specifico con le sue canzoni, etichettndo come errate le interpretazioni degli altri, anzi. Alla finale regionale mi hanno chiesto proprio di spiegargli cosa mi abbia ispirato nella scrittura del pezzo, ma io mi sono limitato a poche parole, il grosso dell'interpretazione sta agli altri".
La band che lo seguirà sul palco dell'Ariston: "Ho formato la band che mi seguirà nella finale di Sanremo Rock insieme al chitarrista Davide Pagani. Ci siamo conosciuti al primo anno di università a Milano, l'ho ricontattato grazie a Facebook e con lui abbiamo formato la squadra. Ci saranno con noi Andrea Mazza alla batteria e Mik Soave al basso".
La partecipazione a una manifestazione così importante è sicuramente un bel passo avanti per la carriera, che potrebbe così fare un salto di qualità: "Le prospettive sono quelle di continuare su questa strada, presentando altri inediti e portando poi un CD, purtroppo non ho ancora un videoclip per il mio singolo, sembra che i problemi tecnici ultimamente mi perseguitino (ride ndr). Poi vedremo cosa succederà a Sanremo, magari la maggior visibilità farà sì che qualcuno di interessato alla mia musica si faccia avanti. Per presentarmi a una persona che non mi conosce - ci dice poi Mack per spiegarci il suo modo di scrivere- ci penso un attimo e poi scrivo una canzone, non riesco a esprimermi in un altro modo che non sia la musica e quello che penso lo dico cantando. È questo ciò che mi ha portato a scrivere canzoni, mi ha dato la forza di aprirmi agli altri, ero una persona molto chiusa. Ora invece se una persona mi fa ridere o arrabbiare spesso lo traduco poi in un pezzo e dico pubblicamente ciò che ho provato usando il canto".