Musica - Ensi a Hip-Hop tv parla del suo ultimo singolo e inizia a svelare come sarà il prossimo disco
Ensi. Fonte: http://www.rockol.it

Ensi, volendo riutilizzare la definizione che ne dà Wad all'inizio dell'intervista, è un "dinosauro" della scena rap italiana, nel senso che ne è uno degli esponenti più importanti, dato che con i suoi album solisti, con i One Mic e la sua incredibile bravura nel freestyle ha scritto pagine importanti di questo genere musicale in Italia. Tre anni fa è arrivata la firma per una major, la Warner, e "Rock Steady". Dopodichè Ensi si è fatto un po' in disparte, limitando le comparsate nei pezzi di altri rapper (l'artista compare in tantissimi dischi di altri mc's), pubblicando pochissima musica nuova e facendo del suo ruolo di presentatore a One Two One Two (programma sul rap in onda du Radio Deejay) la sua attività principale. Almeno in apparenza, perchè ora, a tre anni di distanza, il rapper piemonteste è tornato con un singolo, ovvero "Tutto il mondo è quartiere" e ad Hip-Hop TV (web Tv gratuita visibile su YouTube, Livestream, Twitter e Facebook) inizia a svelare il suo prossimo album, rispondendo alle domande di Wad Caporosso e al Q&A degli utenti.

Ensi non è mai stato un rapper molto legato al mondo del web e dei social, cosa che invece sta diventando un cardine per i rapper di oggi: "Ho avuto comunque a che farci con internet ultimamente, iniziano a comparire i primi meme quindi vuol dire che sto iniziando anch'io a far notizia sul web. Non mi piace tanto far arrivare le cose via social, preferisco che sia la musica a parlare, però in effetti docrei prenderci più dimestichezza, interagire di più con la fanbase. Mi ha preso abbastanza Instagram, uso poco le dirette Facebook."

Incalzato da Wad, il rapper inizia a svelare qualche dettaglio sul prossimo disco, come il periodo d'uscita e le sonorità che lo contraddistingueranno: "Uscirà in autunno il nuovo disco, questa è l'unica anticipazione che posso dare in tal senso. Da qui all'uscita ci saranno altri singoli, sono molto soddisfatto comunque di come sta andando "Tutto il mondo è quartiere", è stato apprezzato molto il fatto di essermi messo in gioco dal punto di vista musicale. Rocksteady era molto solido dal punto di vista delle produzione, mono producer, quindi aveva una direzione precisa. Nei miei lavori precedenti avevo comunque dimostrato di poter stare su qualsiasi sound e per il nuovo disco ho fatto una bella ricerca da questo punto di vista, puntando su producer molto forti, come i The Ceasars che hanno fatto il tappeto incredibile del singolo. Poi, tralasciando il punto di vista tecnico, il contenuto, chi ha voluto leggere tra le righe, ha visto la direzione che ho voluto prendere con la penna."

Il singolo viene definito dal presentatore quasi il primo pezzo di Ensi da milanesizzato, ma il rapper non è troppo d'accordo: "Non mi piace molto questo termine in realtà, anche se ormai vivo qua a Milano con la famiglia e mio figlio andrà a scuola qua, quindi è casa mia e parlo anche della mia quotidianità. È un brano applicabile a qualsiasi città della campagna, tranne i paesini dove il melting pot magari non è ancora arrivato."

A chi chiede quando tornerà a fare un live nella zona di Torino, sua città natale: "Torno a Torino questo sabato, sono allo Spazio 211, quindi venite a trovarmi, l'ingresso è gratuito, quindi vi vedete il mio live nella mia città, black city!" nel disco "Era Tutto un Sogno c'è un pezzo dove Ensi elogia proprio Torino: "Sì ho ricevuto molti feedback positivi su "Torino State of Mind", grazie, vedi già quella è una traccia che su Milano non avrei potuto fare, ad esempio, per quello dicevo prima che il termine "milanesizzato" non mi piace molto."

Il rapper va in difficoltà quando gli vengono chieste le sue tre canzoni preferite, dà allora un quadro generale di cosa ascolta, lanciandosi su un Masini per quanto riguarda la musica italiana: "Ascolto principalmente solo il rap... mi piace molto la dancehall, sono fan di Bounty Killa, Super Cat, dei nuovi mi piace Popcaan, tra l'altro apre il tour di Drake quindi adesso sta uscendo fuori. Mi ricordo il primo pezzo che ha fatto con Vybz Kartel in cui parlavano delle clarks. Non riesco a darvi tre titoli in diretta. Della musica italiana posso dirti Marco Masini. "Bella Stronza", "Vaffanculo" e "Principessa", le top tre di Masini."

Marco Masini. Fonte: http://www.intoscana.it
Marco Masini. Fonte: http://www.intoscana.it

Dal Q&A arriva una domanda sul suo rapporto con i Club Dogo ed Ensi spiega quanto loro e i Sangue Misto siano stati due pietre miliari: "Con i Dogo ho un ottimo rapporto, nel senso che musicalmente parlando la mia generazione deve molto a loro, sono stati una spaccatura nel modo di fare rap. Ho vissuto l'arrivo di Mi Fist in un momento diversissimo da quello attuale. Ero molto giovane ma a avevo già fatto delle robe, avevo quindi già un po' di confidenza con l'ambiente del rap e avevo già fatto le mie cose, c'era il 2theBeat nell'aria e avevo conosciuto i miei idoli di sempre. I Dogo sono arrivati e hanno rivoluzionato le cose."

SXM e Mi Fist, due album storici: "Ti faccio un' anticipazione, in un pezzo del mio nuovo album dico proprio che SXM e Mi Fist sono due punti di svolta nel rap italiano. Non me ne vogliano quelli che stanno in mezzo ai due, ci sono stati artisti fondamentali che hanno portato molto, ma per me sono stati quei due i big bang."

Dagli utenti arrivano le domande più strane, tipo quale sia stata la più grande schimicata della sua vita: "Se per schimicata intende fame chimica, una volta avevo con i One Mic una serata in Germania e siamo arrivati tardissimo, allora abbiamo pensato di fare il giro dell'orologio, per arrivare freschissimi. Mia madre alle sei del mattino ci ha preparato una mega zuppa di pesce... non rifatelo a casa."

Featuring: "A livello di featuring nell'album c'è già qualcosa, ma non è stato ancora registrato tutto."

Sarà un disco diverso da Rock Steady, che aveva un sound unico e preciso: "Come sonorità ho cercato, un po' come avevo fatto in "Era Tutto un Sogno", di raggruppare i sound in cui mi trovo meglio. Mi piace Belly, alcune cose di Travis Scott, dei PNL. Ho cercato di fare di tutto, quindi aspettatevi diverse facce."

Sulle nuove mode che stanno invadendo la musica rap in questi mesi: "La gente si dimentica in fretta, nel 2010 avevo fatto un pezzo con l'autotune. Kanye West l'aveva usato e un po' tutti lo avevamo seguito, anche se in modo diverso da oggi. Questa roba è sempre stata in vita grazie all'evoluzione. Non mi piace il rap tutto spezzettato che non dice mai nulla, però magari mi piace la sonorità. Quindi quando un rapper sposa un po' di tecnica, un po' di contenuto, un po' di delivery, con le sonorità nuove a me piace."

Alcuni chiedono pezzi con Emis Killa e Guè Pequeno: "Con Emis e Guè siamo amici, abbiamo già lavorato insieme in passato e ci sarà di nuovo occasione per farlo, perchè no."

Adesso, attraverso l'ondata che viene chiamata come "trap", il rap italiano sta arrivando anche in altri Stati, Ensi dà la sua visione della cosa: "C'è un sacco di gente bravissima oggi. Dal punto di vista del sound abbiamo raggiunto un livello molto competitivo, che varca i confini. Hanno contribuito tanti fattori sociali, come l'esplosione di Gomorra a livello europeo. Essendo la colonna sonora piena di rap napoletano, l'insieme tra questo e le immagini che proponeva credo fosse pronto per il grande salto e che abbia contribuito a far capire a livello internazionale che il rap c'è anche in Italia. I PNL che vengono a Secondigliano a fare il video, il rap francese che inizia a collaborare con noi mentre ieri manco sapeva della nostra esistenza. Poi anche questi ragazzi nuovi come Ghali che sono figli di immigrati hanno contribuito. Più che la trap, che in America non identifica un genera musicale, è un concetto, in Italia è stato messo in un cassetto con un etichetta, a me piace il sound."

Bassi, sempre a Hip-Hop TV, ha fatto notare come la trap sia un qualcosa che come suono nasce da zero: "Sì in effetti come diceva Bassi la trap nasce da zero, non c'è nessun richiamo alla roba vecchia, è una cosa un po' Punk, di rottura. Però questo è una cosa da producer, io ti parlo di rap. Magari mi piace il sound ma non il rapper che non dice niente e io basi simili le uso in modo diverso e infatti nel disco ci saranno pezzi con tappeti musicali di questo tipo."

Forse però mettere troppo contenuto nei pezzi diventa alla lunga pesante: "Sicuramente dal punto di vista del processo creativo avere il quadro completo, contenuto e forma, può essere snervante, ma sono fatto così, come se ad uno che fa della musicalità il suo cardine gliela togli. È un'attitudine, ma questo non vuol dire fare pezzi che salvano il mondo, ci sono anche pezzi easy nel disco. Se ti dovessi fare una colonna vertebrale del rap ci sarebbe un pezzo incazzato, uno trap, uno molleggiato, etc..."

Parte dei partecipanti al prossimo Culture Clash. Fonte: http://www.spettacolinews.it
Parte dei partecipanti al prossimo Culture Clash. Fonte: http://www.spettacolinews.it

Sul rap inglese: "Dream McLean è il mio rapper inglese preferito, mi piace anche Giggs, ma questo qua è sconosciuto, voglio fare quello che ha scavato nell'internet."

Classica domanda su quale sia per lui il rapper più in forte in assoluto: "Forse Kendrick è il miglior rapper, anche se il suo ultimo disco non mi è piaciuto molto, perchè se non vivi quella realtà e non comprendi quello che dice al 100% fatichi un po' ad entrarci e devi staccare a un certo punto. Lui però tecnicamente è molto forte. Quello di Schoolboy l'ho ascoltato più volentieri, ma anche il disco di Ab-Soul. Anche Post Malone mi piace, è proprio un bifolco, potrebbe essere della Val di Susa."

Su Nitro e Shade: "Non mi piacciono entrambi come uomini, perchè sono maschi, non saprei decidere (scherza, ndr). Sono dei cari amici, sono bravissimi entrambi."

Un utente dice che l'ultimo singolo ha fatto poche views, ma i numeri lo smentiscono: "Ne ha fatte più di 600 mila in tre settimane, nel mio disco vecchio non ho pezzi con tutte quelle vivews, quindi per me è un successo. Poi potete pensarci voi e moltiplicarle, così poi quando vedranno che ne ho troppe penseranno che le ho comprate. Io sono un po' nella generazione di mezzo, le views sono importanti, ma mi ci sono trovato in mezzo. Puoi usare tutti i mezzi che vuoi, se sei forte non importa e vai avanti, ma se non sei fortissimo puoi comunque farcela grazie a questi mezzi, quindi è un metro di paragone un po' vago."

Ensi farà parte del prossimo Culture Clash, che si svolgerà a Milano. Il rapper spiega cosa sia un clash: "Il clash fa parte della cultura giamaicana, dove i sound system si sfidano in modo più o meno amichevole, soprattutto in maniera amichevole. In passato la sfida era tutta basata sulla cultura del dubplate, quindi dell'avere una versione di una canzone di un'artista fatta per il proprio sound, quindi si può avere un pezzo dove l'artista mi elogia e basta, oppure l'artista fa una canzone dove parla di noi, ma attacca anche quelli dell'altro sound. In Jamaica esistono degli artisti che non tagliano dei dubplate contro un altro sound, perchè c'è una cultura dietro, ci sono delle amicizie. Poi in Europa credo che i sound più grossi abbiano i dubplate più o meno di tutti, quindi alla fine tutti tagliano per tutti, perchè alla fine è anche una cosa sportiva."

L'artista presenta poi la crew con cui parteciperà all'evento: "Per questo clash la mia crew "Real Rockers" è composta da Macro Marco, vincitore in carica del clash uscente, nonchè massimo esponente insieme a MadKid della dancehall in Italia. Poi c'è Moddi, per i più giovani, andate a vedere su internet la sua storia. Ha presentato il 2theBeat che ho vinto e ha vinto la prima edizione storica in finale con Danno. A differenza dei clash giamaicani però, il culture clash non porta solo sound della dancehall, si prende spunto da quello e poi ogni sound rappresenta un genere musicale. Poi c'è commistione, perchè noi faremo dancehall, ma io porterò del rap, per esempio."

Sulla location scelta per quest'anno: "Si farà in Barona, non ho visto ancora tutto montato. Bisogna immaginarsi un quadrato, con i quattro palchi. Le crew sono Daytona, Milano Palm Beat, Real Rockers ed Hellmuzik. Chi vince vince il rispetto, la gloria e schiaffeggiare gli amici per gli anni a venire. Vota il pubblico in sala, quindi dovete venire, compratevi il biglietto perchè è una roba unica. Ho provato in tutti i modi ad andare a quello di Londra (vinto da Wiz Khalifa con un dubplate di Drake, come aveva detto prima Wad, ndr) perchè sono un vero fan, dell'evento in generale poi ho partecipato alla scorsa edizione come ospite di Elastica Records ed è stata una bella avventura."

Ensi ricorda infine il live che farà a breve a Torino: "Sì ricordo il mio evento live a Torino che è questo sabato allo Spazio 211, ingresso gratuito, non ci sono tante occasioni perchè il tour vero e proprio, tranne qualche data estiva tipo questa, partirà quando uscirà il disco. Ci sarà più di qualche occasione perciò di vedermi in estate, ma a Torino ci sarà solo quelal di sabato."

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