Musica - Laioung si racconta a 360 gradi a Sto Magazine
Il rapper Laioung. Fonte: https://noisey.vice.com/it

Laioung è stato sicuramente una scossa di terremoto nella scena rap italiana, già alle prese con l'ondata di trap arrivata in questi ultimi anni. Il rapper arriva da un miscuglio incredibile di culture: è italiano, ma la madre è della Sierra Lione, ha lavorato per anni in Canada, è stato per tantissimo tempo in Belgio e ha viaggiato spesso in Francia ed Inghilterra. Tutte queste esperienze hanno fatto si che Laioung, al momento del suo arrivo in Italia, fosse un passo avanti a tantissimi altri artisti emergenti, nonostante lui non sapesse quasi nulla di quello che stava succedendo in Italia (come dirà nell'intervista). In occasione dell'uscita del repack del suo primo album "Ave Cesare", ovvero "Ave Cesare: Veni, Vidi, Vici", Sto Magazine lo ha invitato per far raccontare a Laioung stesso il fenomeno Laoiung.

Alla classica domanda se si aspettasse due anni fa di poter fare così tanto successo: "Fidandomi delle mie visioni sì, ero fiducioso che in qualche modo avrei svoltato."

Laioung racconta poi quali sono stati gli artisti che più lo hanno influenzato: "Senza Michael Jackson non sarei quello che sono. Credo che su certi punti di vista musicali mi ritrovo nel suo grado di follia, ma anche senza Ludacris non sarei qui. È il rapper che mi faceva sognare, quello che mi ha fatto pensare di voler fare il rapper. Poi ti cito Bone Thugs-n-Harmony, che mi piace un sacco e che già da bambino mi ha fatto vedere la luce su ciò che si fa oggi nel mondo della musica."

Il rapper svela poi cosa sapesse dell'Italia prima del suo arrivo: "Fino a settembre non sapevo cosa stesse succedendo in Italia. Sono sbarcato con Ave Cesare che avevo registrato a Toronto, l'album lo hanno scoperto con il featuring con Tedua ed Izi, nell'album ci sono le mie influenze dell'epoca. Poi c'è anche la questione del copyright, certe cose in Canada non potevo vederle, quindi anche se volevo vedere gli ultimi video non potevo, poi il mio background è diverso. Ho iniziato a familiarizzare con l'hip-hop moderno a settembre."

Il singolo "Giovane Giovane" con Izi e Tedua è stato quello che lo ha lanciato tra i grandi nomi della scena rap, ma secondo lui comunque in qualche modo avrebbe sfondato: "Certamente Izi e Tedua hanno facilitato il mio successo, perchè hanno fatto scoprire Ave Cesare. Poi dipende, potevano uscire pezzi con tanti altri prima, poi con loro la cosa è avvenuta genuinamente, Tedua è un grande uomo mi ha regalato questo pezzo e io ho regalato questo pezzo a lui, volevo fare una cosa in studio con loro su una mia produzione ed è uscito una bomba. Poi Tedua ha detto di far fare un video a Coppola e mi ha regalato il video, perchè l'ha fatto uscire sul mio canale. Poi al sucesso ci sarei arrivato lo stesso, ma con tempi molto diversi."

Nel repack dell'album ci sono poche collaborazioni, ma l'artista italo-africano dice che in futuro le cose cambieranno: "Ci sono tanti artisti con cui vorrei lavorare, Pyrex (Dark Polo Gang), Sfera, avrei fatto un pezzo con Achille o con Ghali. Tempo fa lo avevo contattato per provare a fagli mettere una strofa, ma non siamo riusciti ad incastrarci coi tempi."

Grazie alla musica la sua vita è cambiata, l'alternativa sarebbe stata la cucina, o forse il calcio: "Senza la musica forse avrei fatto lo chef etnico. O non so, personal trainer, o calciatore. A 12 anni segnavo da centrocampo, ero bravo e mi piaceva, ma non sono appassionato delle squadre, mi piace solo giocarlo."

Non si può non parlare del suo collettivo, ovvero la "RRR Mob", con cui ultimamente sta facendo uscire dei singoli che stanno facendo numeri molto importanti sul web: "La RRR è un movimento undergorund che ho fondato nel 2012, con tante persone che anche non centrano con la musica. Ai tempi facevo Torino-Bruxells, Bruxells-Torino-Londra-Parigi, avevo tanti contatti e tanti credevano in me, perchè vedevano la mia voglia di sfondare. Poi in Italia con Isi Noice c'è stata subito empatia perchè abbiamo sofferto le stesse cose. Nel 2013 ci siamo ritrovati a lavorare su tanti progetti, abbiamo fatto uscire un pezzo che si chiamava Flus ed era uno dei primi pezzi targati RRR. La cosa ha preso poi piede. Sono partito per il Canada e sono tornato a settembre, ma loro non hanno smesso di lavorare. Al mio arrivo avevano già pezzi pronti su basi mie, o per i loro album o per l'album del collettivo. Stiamo puntando attualmente su Isi, Momo e Hichy e stiamo preparando un album insieme che arriverà dopo il mio. Poi ci sono altri artisti e tutti stanno lavorando su cose anche loro."

Su cosa si aspetti dal repack del suo album: "Io dal mio album mi aspetto di regalare felicità, un po' di emozione, un po' del mio passato. È un regalo, è il mio album da indipendente che volevo celebrare dandogli un disco in più e il giusto valore che si merita. Poi finalmente Sony Music mi aiuta ad inquadrare le cose e quindi non ho grosse aspettative."

Spesso, in passato, molti hanno sottolineato come gli italiani di origine straniera facciano più fatica a sfondare, le cose non stanno cambiando molto, ma Laioung ha fiducia per il futuro: "Nella musica italiana ad oggi non c'è stata una grande svolta per quanto riguarda i cantanti di origine africana. Però posso guardare le seconde generazioni e ci sono italo-brasiliani, italo-somali, italo-senegalesi... di tutto. Le seconde generazioni stanno salendo sempre di più. Con internet hanno tutti il potere della parola, stiamo arrivando ad un punto dove non si può più far finta di nulla su queste generazioni."

Se il web sparisse di colpo, lui salverebbe un pezzo in particolare del suo album: "Per essere ricordato dico "Senza Nessun Dubbio", perchè se non esistessero più i social sarei senza nessun dubbio in Sierra Leone con mia madre a raccogliere la verdura."

La realtà povera da cui viene lo ha aiutato poi ad emergere, per Laioung infatti non ci sono solo i soldi da tenere in considerazione, ma tutta una serie di altri fattori che regolano la vita di una persona: "Secondo me un povero non ha niente da perdere, è questo il bello. La vita non è fatta di soldi, ma di principi, esperienze e culture. Io ho imparato già un po' di cose che la vita può offrire, perchè ho viaggiato tanto e ci sono culture che mi hanno fatto proprio rinascere. Quando siamo in una routine è difficile romperla. Ma quando sei povero e prendi dei biglietti di sola andata senza pensieri è bellissimo, non voglio tornare a quel punto, ma voglio sempre mantenere quella grinta e la fame che mi hanno fatto viaggiare senza un euro guardando sempre la soluzione e mai il problema."

Sui pezzi di altri artisti che avrebbe voluto scrivere: "Avrei voluto scrivere "Congratulations" di Post Malone, fanno le congratulazioni perchè lavorano così duro che si dimenticano delle vacanze e mi sono veramente ritrovato nel testo che ha scritto. Poi c'è un freestyle di Lil Wayne abbastanza pesante che si chiama "Demolition freestyle Pt.1" che è il suo freestyle più bello. A un certo punto entra lui con l'autotune nel 2008 e inizia a fare punch line su punch line e sentendolo ho iniziato a staccarmi da tanti rapper."

Si passa poi alla muisca italiana, con il rapper che ammette di non essere molto informato sul movimento del Belpaese, fino a poco tempo fa era in Canada. Racconta poi di come i suoi genitori non volessero che facesse musica: "Conosco poche canzoni italiane, mi metti in imbarazzo (ride ndr). Mi sono focalizzato su pochi cantanti, ma la melodia italiana è riconosciuta nel mondo, mio nonno quando cantava in chiesa faceva tremare i vetri. Lui mi sosteneva anche con i miei, che non volevano facessi musica. Insistevano sul linguistico, sono andato male a scuola, ho ripetuto tanti anni a causa dei viaggi, volevano farmi fare il meccanico, poi il linguistico a Palermo, ma è andato tutto male, facevo musica tutta la notte e non riuscivo a svegliarmi. Ho imparato molto da mia madre che mi ha insegnato i principi della vita, per quello ho la mano pesante su certe tematiche, non uso parolacce, perchè vogliono che anche i genitori dei figli ascoltino la mia musica."

Laioung sa suonare il pianoforte e la chitarra, ma il rapper afferma che per un artista non è fondamentale saper suonare uno strumento, anche se dà sicuramente una marcia in più: "Per un artista o rapper non è fondamentale saper suonare uno strumento, devi avere un produttore che ti faccia una base che spacca. La cosa è diversa per un musicista, anche se adesso c'è la tecnologia che può far tutto. Suono il pianoforte da quando avevo sette anni, ma per gioco, poi ho iniziato a prenderla più seriamente. A 19 anni invece ho iniziato a suonare la chitarra, si può imparare a qualsiasi età. Secondo me dà una soddisfazione personale saper suonare uno strumento e ovviamente si può ripercuotere sulla musica. Per me che faccio tutto nella musica è fondamentale sapere la progressione degli accordi della chitarra che poi fanno l'emozione di un pezzo."

Al sè stesso del passato direbbe: "Al Laioung di 18 anni direi di lavorare sull'immagine, che non c'è solo la musica. Gli farei sentire un po' di musica dal futuro (ride ndr)."

Laioung passa poi in rassegna i pezzi più importanti della sua carriera: "Ogni pezzo è come un figlio, è difficile scegliere, anche se alcuni sono gemelli in certi casi. In questo album sicuramente "Giovane Giovane", che mi ha fatto sentire di più in giro. Poi "Quello che Voglio", che ho registrato dopo "Ave Cesare", perchè volevo farci il video ed è un pianto/urlo di tristezza per due fratelli che non ci sono più. Poi "Milano City Gang" con mio fratello Isi perhè è una bomba che ho sfornato pochissimo tempo fa e rappresenta il come mi sento ora."

Se fosse in Sony investirebbe su un artista in particolare: "Prenderei Sedric, il ragazzo che è con me nella traccia "48 ore". Perchè è umile, lavora duro, spacca e ha delle tracce pesante. Ci sto dietro con le produzioni e ci investirei sicuramente sopra."

Nel caso in cui dovesse diventare particolarmente ricco, il rapper sa già come spenderebbe i suoi soldi: "Andrei a Freetown da mia madre e inizierei a ristrutturare le case, investirei nella tecnologia in Sierra Leone, perchè ci sono ragazzi di talento. Io ho sempre avuto della chance pur non avendo soldi, vorrei che anche per loro fosse lo stesso. I soldi danno tanto, ma non tutto, meglio dare un futuro che soldi. Sarò molto felice quando potrò fare una cosa per loro."

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