Due anni dopo "Malaterra" e ben quattro dopo "Ora", ecco il nuovo album di Gigi D'Alessio. In occasione dei suoi 50 anni, il cantautore napoletano è tornato sulle scene con un disco tutto nuovo, spinto anche dal successo sanremese "La prima stella". Il brano non è stato apprezzato pienamente durante la manifestazione canora, ma comunque ha ottenuto buoni riscontri in radio. 24.02.1967 è il titolo dell'album che contiene, oltre a "La prima stella", altri 10 brani.
Sorprende subito l'energico intro della prima traccia, ovvero "T'innamori e poi", introdotta da un assolo di chitarra elettrica, che fa presagire all'orecchio l'arrivo di una canzone energica. Che è quello che arriva nei successivi 4'13", dove l'energia si racchiude tutta nel ritornello "Ma tu porca miseria Tu non sei mai sincera", che può essere la frase simbolo della canzone.
Energia che si mantiene anche nella successiva traccia "Benvenuto amore". Il classico tocco latino tipico di Gigi D'Alessio non può mancare ed ecco arrivare "Mi chica bomba", classica canzone D'Alessiana, che servirà ad attirare soprattutto in Sudamerica. Evidente, inoltre, la somiglianza con altre canzoni latine del cantautore napoletano come "Mon Amour" o "Come Suena El Corazon", che seppur in italiano mantiene melodie latino-americane.
L'energia fino ad ora presente si mischia alla rassegnazione in "Ciao", dove il tema è la classica fine di una relazione d'amore presente in ogni album che si rispetti. Tra amori finiti, ma mai realmente conclusi e false speranze si giunge a "No", una canzone dal tema classico che sembra quasi richiamare alcuni versi di "Non dirgli mai", pezzo che nell'ormai lontano 2000 portò al successo D'Alessio.
Tra le altre tracce, troviamo poi "L'estate con te", in cui romanticità e malinconia si fondono in questo ricordo di un'estate passata insieme ad una lei. "Sei", che mantiene i tipici ritmi della musica che hanno caratterizzato la carriera del cantautore napoletano, è una descrizione di una lei, rappresentata come perfetta e che sembra quasi irraggiungibile. Chiude questo trio, la triste "Emozione senza fine", in cui si ripercorrono un po' tutte le emozioni e le sensazioni che si provano durante un amore.
L’abbiamo ascoltata più e più volte al Festival “La prima stella” e non si può far altro che apprezzare la dolcezza della musica a cui si aggiunge la profondità del testo. Un pezzo che si estranea completamente dal resto dell’album, ma che ne aumenta la fattura.
Anche la cover sanremese “L’immensità” è inserita nell’album ed anche qui si può apprezzare la capacità del cantante partenopeo al piano, così come l’acuto finale, che strappò gli applausi dell’Ariston, durante il Festival.
Dulcis in fundo, arriva “Pecchè”. Qui ritroviamo un D’Alessio che non si sentiva da anni, quello di inizio carriera che con il dialetto dava e dà il meglio di sé. Il pezzo che completa l’opera, l’ultimo, ma decisivo, tassello, che è anche il più importante, perché porta l’album su un altro livello.
L’album è un’autobiografia del cantante, in cui si presenta e ci mostra le sue tante sfaccettature attraverso le varie canzoni che vanno a comporre un album, che alla fine non dispiace, né per i testi, che comunque restano abbastanza classici, né per gli arrangiamenti, sempre orecchiabili, come Gigi ci ha abituato (D’altronde bisogna ammettere che Gigi, come ha dimostrato anche a Sanremo, è un gran musicista).
01- T'innamori e poi
02 - Benvenuto amore
03 - Ciao
04 -No
05 - La prima stella
06 - L'immensità
07 - Mi chica bomba
08 - Sei
09 - Emozione senza fine
10 - L'estate con te
11 - Pecchè