In settimana la procura della Figc ha chiesto la retrocessione in Serie C del Palermo, ma tutto questo non interesserà più il Lecce, che battendo lo Spezia si è garantito la promozione in Serie A. Si tratta di una doppia promozione consecutiva, dalla C alla A, impresa che era già riuscita ai salentini fra il 1995 e il 1997, quando sulla panchina sedeva l'ex ct della nazionale, Gianpiero Ventura. Dopo sette anni di purgatorio tra Serie B e, soprattutto, Serie C, il Lecce torna finalmente nel paradiso della Serie A. Chiude settimo in classifica, invece, lo Spezia, che sarà quindi costretto a giocare in trasferta il primo turno dei playoff, sui quali, però, pesa come un macigno la situazione del Palermo, che potrebbe stravolgere tutta la classifica dal terzo posto in giù.

CRONACA DEL MATCH

Parte subito forte il Lecce e al 6' minuto arriva il primo tiro in porta, la firma è di Falco, che prova un sinistro a giro dal limite, deviato in corner dalla schiena di un difensore avversario. Sugli sviluppi del corner, Meccariello svetta a centro area, ma non riesce a indirizzare il pallone verso lo specchio della porta. Al 9', i salentini passano in vantaggio: Venuti attira su di sé due uomini sulla linea del fallo laterale e imbecca benissimo Falco, lasciato colpevolmente solo e libero di scaricare all'indietro dalla linea di fondo campo, il pallone arriva a Petriccione che, anch'egli liberissimo al centro dell'area, scarica in rete il pallone dell'1-0. All' 11' Falco salta un paio di uomini, percorrendo il campo in orizzontale, e appoggia nuovamente per Petriccione al limite dell'area, la conclusione del centrocampista, però, stavolta è imprecisa e si spegne sul fondo. Al 13' Lucioni viene anticipato da Galabinov a metà campo ed è costretto a spendere un fallo tattico, con conseguente cartellino giallo, per evitare che l'ex attaccante di Avellino Sorrento si involi indisturbato verso la porta difesa da Vigorito.

Inizia così il momento di massima pressione dello Spezia, che ci prova al 18' con Maggiore, ma la palla viene deviata in angolo. Sugli sviluppi del corner, la palla finisce sui piedi di Da Cruz, che prova a piazzare il pallone, colpendo di piatto destro al volo, ma la palla finisce a lato. Al 20' tocca a Ricci provare a sorprendere Vigorito con una conclusione bassa dalla distanza, ma il portiere del Lecce è bravo ad allungarsi e a chiudere in corner. Al 21' arriva l'azione più pericolosa dello Spezia, il protagonista è Gyasi, che vince un rimpallo in area e calcia dal limite dell'area piccola; Vigorito riesce a deviare il pallone, che finisce sulla traversa e rimbalza sulla linea di porta, prima di essere allontanato da Venuti in rovesciata, con un gesto tecnico pregevole. Nel frattempo, giunge la notizia del doppio vantaggio del Palermo sul Cittadella, e allora il Lecce riprende il comando del gioco. Al 27' arriva la rete del raddoppio: Falco raccoglie al limite una brutta respinta corta di Capradossi e, dopo aver eluso il pressing di Mora, pennella verso il centro dell'area, dove La Mantia si libera del suo diretto marcatore e sigla di testa la rete del 2-0, diciassettesima personale in stagione. Dopo la rete del 2-0 i ritmi si abbassano e le occasioni sono solo potenziali; l'unico tiro parte al 39' dal piede di Da Cruz, ma finisce lontano dalla porta.

La ripresa si apre con una bella azione di Falco, che, però, termina con una conclusione debole e centrale. Al 48' , Falco è ancora grande protagonista, quando serve un gran pallone a  Majer all'interno dell'area, ma il centrocampista sbaglia il primo controllo e riesce ad ottenere solo un corner, calciando addosso al portiere in uscita. Al 50' c'è materiale anche per la moviola: sugli sviluppi di un calcio piazzato, Capradossi non riesce a indirizzare il pallone verso la porta, complice una trattenuta di Mancosu, ma per l'arbitro non ci sono gli estremi per assegnare un calcio di rigore. Al 59', Tachtsidis  ruba palla a Mora e si invola verso l'area avversaria, ma sbaglia il tocco verso Falco che, costretto ad allargarsi, riesce comunque a inventarsi un bel cross per Majer, che calcia al volo dalla lunetta dell'area di rigore, ma Lamanna è bravo a opporsi. Al 62', Marino inserisce il capocannoniere della sua squadra, Okereke, dando il via alla girandola dei cambi. Fra il 69' e il 70' lo Spezia calcia in porta due volte, con Da Cruz e Galabinov, senza impensierire particolarmente Vigorito. Al 73' Falco, trovatosi occasionalmente sulla fascia sinistra, si libera e va al cross, dove La Mantia viene contrastato bene da Capradossi. Un minuto dopo, il bomber del Lecce viene richiamato in panchina da Liverani e il Via del Mare gli tributa una meritata standing ovation.

Dopo l'80' arriva la notizia del pareggio del Cittadella a Palermo e il Lecce abbassa colpevolmente la guardia, subendo la rete del 2-1 da calcio d'angolo al 83', con Capradossi bravo a inserirsi e a piazzare il colpo di testa. Arriva anche la notizia del vantaggio del Verona, che così toglie allo Spezia quel sesto posto che garantisce di giocare in casa il primo turno di playoff in gara secca e di passare il turno in caso di parità al termine dei supplementari. Lo Spezia allora prova ad alzare il ritmo, mentre Liverani si copre, richiamando in panchina Falco, di gran lunga il migliore in campo, e inserendo al suo posto Scavone, che torna così in campo per la prima volta dopo il brutto infortunio di Ascoli, che aveva costretto addirittura alla sospensione della partita. Il pubblico rumoreggia alla segnalazione dei sei minuti di recupero, ma il Lecce  non corre più pericoli e al triplice fischio dell'arbitro Aureliano, il Via del Mare diventa una bolgia: il Lecce è tornato in Serie A!