HOUSTON ROCKETS - DETROIT PISTONS 100-96 dts
I Rockets devono sudare e tanto per avere la meglio di Detroit, con la gara decisa all'overtime da un James Harden in formato mvp, ma solo negli ultimi 5' di gara. Il Barba vive una serata sottotono nei primi 48' prima di prendere per mano la squadra - firmando 10 dei 12 punti di Houston nel supplementare - e condurla in porti sicuri, quella della vittoria, la 24^ nelle ultime 25 giocate. I Pistons giocano una partita dignitosa, giungono in Texas con voglia di fare bene seppur la post-season sia solo un miraggio per la Mo-Town. Griffin fa il fenomeno (21 punti, 10 rimbalzi e 10 assist), Drummond sotto canestro fa la voce grossa (17+20) quindi Houston ha la sua bella gatta da pelare per avere la meglio della truppa di Van Gundy. La miglior squadra della lega non ha la forza di scappare, pesa l'assenza di Chris Paul (ai box per un problema al tendine del ginocchio sinistro) e tira male: 35.4% dal campo, col 23.5% dall’arco. Cifre inusuali per una macchina da guerra con H-Town. Detroit resta così in partita, il ristabilito Jackson ed il rookie Kennard sono i protagonisti di un break di 11-0 che ribalta la situazione dal -9 al +2 con soli 90” rimasti sull’orologio. Tucker in tap-in è lesto e manda le due squadre al supplementare, dove ad ergersi protagonista è come detto il Barba che da solo la decide.
Houston Rockets - Gordon 22, Harden 21; rimbalzi: Capela 14; assist: Harden, Gordon 5
Detroit Pistons - Griffin 21, Smith 18; rimbalzi: Drummond 20; assist: Griffin 10
DALLAS MAVERICKS - UTAH JAZZ 112-119
Ritorna il sorriso in casa Jazz, nuovamente vittoriosi dopo essere scivolati contro Atlanta nel turno precedente. Utah vince a Dallas, sospinta da Donovan Mitchell (26) e da Ricky Rubio (22) e si riassesta nuovamente all'ottavo posto ad Ovest. Dallas tiene in scacco gli avversari sono nei primi 15-16 minuti prima di mollare la presa sul match. Utah vola, e lo fa grazie ad un bel gioco corale ed una pallacanestro godibile. Detto di Mitchell, punta di diamante della squadra di coach Snyder, a fare tutta la differenza del mondo è la coralità dei mormoni, perchè anche Gobert, Ingles e Favors risultano fondamentali nel mega parziale con il quale Utah saluta l'allegra compagnia di Dallas e passa a condurre saldamente il match. Nel terzo quarto la franchigia di Salt-Lake City infligge agli avversari il colpo 'mortale', il break di 12-3 serve per sfondare il muro del +20 e mandare i titoli di coda con largo anticipo. I 23 punti di Barea ed i 21 di Barnes servono a pochissimo, solo a 'rallegrare' le statistiche personali.
Dallas Mavericks - Barea 23, Barnes 21; rimbalzi: Finney-Smith 5; assist: Barea 8
Utah Jazz - Mitchell 26, Rubio 22; rimbalzi: Favors, Gobert 7; assist: Ingles 10