Simon Spilak difende, senza fatica alcuna, il simbolo del primato. L'ottava tappa, caratterizzata da un circuito da ripetere più volte, costruita su un impianto da classica, esalta le straordinarie doti di Sagan, bravo prima a reggere lungo l'ascesa di giornata e poi a dominare l'epilogo. Lo slovacco si toglie un'altra soddisfazione, Spilak, come detto, vede lo striscione del traguardo. Poco meno di un minuto ed un esercizio contro il tempo alle porte. Tra i big, è uno di quelli che meglio si avvicina alla cronometro, basta una semplice difesa per conquistare la corsa. Lotta più accesa, invece, alle sue spalle, dove un grande Caruso deve respingere il ritorno di Kruijswijk.
La tappa odierna prende il via alle 14.20, i chilometri da percorrere sono 28.5. Il percorso non riserva particolari difficoltà, gli specialisti del format possono quindi alzare la voce. Il primo riferimento cronometrico è al chilometro 9, nel tratto iniziale si può spingere un lungo rapporto, sfruttare la conformazione del tracciato. Poco dopo il rilevamento, leggera salita, successiva discesa e altro tratto agevole. Al chilometro 20, la porzione più complessa, la strada si impenna, il secondo stop cronometrico è a poco più di sei chilometri dal termine. Una picchiata pilota verso gli ultimi 1000 metri, nuovamente pianeggianti.
Come detto, cronometro per specialisti. Rohan Dennis è tra i favoriti, giusto citare anche Kung, passista fenomenale. Pozzovivo è al momento quarto, alle sue spalle insorgono Rui Costa e Frank, serve una risposta d'orgoglio.
Il percorso