La quinta tappa del Giro di Svizzera edizione 2017 - con partenza da Bex ed arrivo a Cevio - va allo slovacco Peter Sagan. Battuto a Berna da Michael Matthews, Sagan questa volta non concede spazio ai rivali, corona il lavoro di squadra e taglia il traguardo "suonando" il violino, con ampio margine sulla concorrenza. Quando all'arrivo mancano alcuni metri, il campione della Bora alza le mani dalla sua bicicletta e si lascia scivolare oltre la linea, mentre dietro infuria la lotta per la piazza d'onore. Secondo è Albasini, terzo Trentin. Caruso resta, senza patemi, al comando della generale.
L'uscita misura oltre 220 chilometri, ma la fase iniziale non riserva particolari insidie. Il gruppo procede quindi con passo regolare, si forma, lungo la strada, la fuga che caratterizza l'intera tappa. Sei gli atleti che guadagnano vantaggio sul grosso della compagnia. Kamyshev, King, Wallays, Bewley, Asselman e Nordhaug si prendono di forza secondi prima e minuti poi. Il massimo vantaggio si aggira sui sei minuti, mentre dietro la BMC osserva ed è soprattutto la Sunweb a dettare il ritmo. Il passo Sempione pilota i corridori oltre i duemila metri - Nordhaug il primo a scollinare - mentre in discesa si sfocia in territorio italiano.
Lo spartito è chiaro, prede e cacciatori. Druogno, secondo Gpm, crolla il margine dei primi, perché dietro è di altra fattura l'andatura. Kamyshev rientra in gruppo, cinque unità restano al comando della gara. L'UAE produce un forcing prolungato - probabilmente per Rui Costa - ai meno 35 il margine è di poco superiore al minuto e mezzo. Un improvviso temporale rende complessa la gestione del mezzo, l'ultimo battito è di Asselman e King. Lottano, con coraggio, riacciuffano una manciata di secondi, ma la sparata di Dumoulin, con la complicità della Bora, chiude il buco.
Volata, treni in formato ridotto, dopo l'accelerazione della Trek, Sagan parte da dietro e salta i primi, quasi senza utilizzare l'appoggio del compagno di squadra. Una fucilata, crea separazione, può esultare e osservare il mulinare frenetico alle sue spalle. Dominatore.
Il percorso odierno