Valentina Diouf non dimenticherà mai quel giorno di fine luglio, quando il commissario tecnico della nazionale di pallavolo, Marco Bonitta, alla vigilia dei Giochi Olimpici di Rio de Janeiro, liquidava la schiacciatrice e opposto della Futura Volley Busto Arsizio con un sms. Già, nessun chiarimento faccia a faccia, nessuna comunicazione a voce di quel che è stata un'esclusione che ha fatto discutere, e non poco, il mondo del volley in rosa, prima e dopo l'Olimpiade.
Rispetto, quello che secondo la ventitreenne milanese è mancato nei suoi confronti. Motivo più che valido per il quale la schiacciatrice dice basta alla Nazionale, almeno fin quando ci sarà questo staff tecnico. Ai microfoni di "Tg Sport" su Rai2 la Diouf non riesce a mascherare la sua delusione e con fermezza e convinzione ribadisce la sua scelta: "Non parteciperò alle qualificazioni agli Europei perché non voglio più avere a che fare con quello staff".
"Ero convinta di andare a Rio. Mi incoraggiavano, pensavo di potermi conquistare il posto, sono stata nel gruppo fino al giorno prima della partenza". Una delusione cocente, quella dell'esclusione, resa ancor più amara dalle modalità della non-comunicazione di questa decisione: "Quando sono stata esclusa con un sms ero incazzatissima. Una cosa del genere va detta direttamente".
Riguardo la partecipazione non esaltante delle sue compagne, Valentina giudica così la loro prestazione: "Sono dispiaciuta per l'eliminazione al primo turno, ma ho visto una squadra in confusione, il continuo cambiamento di sestetto ha causato solo disagio". Ed infine, la stoccata al commissario tecnico Marco Bonitta: "Cosa scriverei in un sms a Bonitta? Nulla, non gli scriverei, non voglio più sentirlo".