Niente da fare per Sara Errani, che dopo un'ora e trentaquattro minuti alza bandiera bianca e lascia a Vika Azarenka il pass per la finale di domani. Il solco decisivo è stato scavato nel primo set, con una Errani che sembrava rimasta negli spogliatoi e un'Azarenka super aggressiva e ottima nei movimenti, tutt'altra giocatrice rispetto a quella vista ieri sera contro Sam Stosur e che aveva aperto qualche spiraglio di speranza sulle possibilità di Sara di centrare l'impresa. Peccato, perchè ci credeva lei e ci credeva il caldo pubblico accorso malgrado la giornata non promettesse nulla di buono (e infatti a un certo punto uno scroscio d'acqua ha interrotto il match per una buona mezz'oretta). Per la bielorussa si tratta della prima finale in assoluto sulla terra rossa del Foro Italico.
Super Vika - La bielorussa, che in quest'annata è stata l'unica assieme a Sloane Stephens a poter vantare in bacheca lo scalpo di Serena Williams, parte subito forte e sembra voler mettere in chiaro le cose. Sara, forse frenata dalla tensione, subisce il gioco aggressivo e le bordate dell'avversaria, che vola in tutta tranquillità sul 4-0. Nemmeno Pablo Lozano e Giovepluvio, che scarica su Roma un violento quanto improvviso scroscio d'acqua che costringe il giudice di sedia alla sospensione dell'incontro con sommo scorno di un'Azarenka che aveva trovato il giusto ritmo per demolire Sarita, riescono a dare alla romagnola la soluzione per venire a capo di questo primo set, che infatti scivola via in soli 25 minuti e con il punteggio di 6-0 per Super Vika. Per Sara numeri impietosi, sintetizzati perfettamente dai soli 7 punti messi a segno nel corso dell'intero set
Sara da battaglia - Tutt'altra musica invece nel secondo set: il timido gattino del primo set lascia il posto alla solita tigre da campo, quella che sbrana le avversarie o che se proprio deve vendere loro la sua pelle, fa pagare un prezzo salatissimo. Azarenka prova infatti a scappare via, ma sul suo turno di servizio Sara è brava a portare a casa il game a zero e poi tenere sempre botta a una Azarenka che pian piano comincia a innervosirsi e a concedere qualcosa, come ad esempio nel nono game il doppio fallo che regala a Sara il break, il vantaggio e la possibilità di servire per il set, rimettendo così miracolosamente in piedi una partita che dopo la prima frazione lasciava ben poche speranze recupero. Purtroppo però la Errani è incappata in quattro errori gratuiti che hanno concesso l'immediato controbreak alla Azarenka, che ha poi messo la freccia e ha chiuso 7-5 conquistando il pass per sfidare in finale la fin qui ingiocabile Serena Williams.
Tuttavia Sara non ha troppo da rammaricarsi: primo set a parte, dove, ripeto, la tensione di una partita così importante davanti al pubblico di casa può aver giocato un ruolo determinante, la romagnola ha infatti dato parecchio da torcere un'avversaria che è molto più potente di lei e che ha giocato alla grande. Ma soprattutto, da lunedì potrà festeggiare l'ingresso nella top five del ranking Wta, senza contare che ha dalla sua ancora il torneo di doppio, dove con la sua inseparabile socia e amica Roberta Vinci è approdata in semifinale e più tardi proverà a giocarsi l'accesso in finale.