Sperava sicuramente in un risultato migliore Nesli, al secolo Francesco Tarducci, per la sua partecipazione a Sanremo. Il singolo proprosto era d'altronde al 100% nel suo stile e la voce della giovane Alice Paba era stata usata per dare ancora più forza e intensità ai sentimenti e alle emozioni che il pezzo "Do Retta a Te" voleva comunicare. La critica però non ha accolto molto positivamente il duo, così come ha bocciato, sempre al primo turno, il duetto di Raige con Giulia Luzi. Nello specifico di Nesli, forse la sovrapposizione delle voci non era necessaria. Il pezzo infatti si può trovare anche nell'edizione in singolo, che forse risulta essere addirittura più efficace. Dopo questo buco nell'acqua, il cantante ha allora deciso di ripubblicare il suo disco "Kill Karma", aggiungendovi 5 tracce (ovvero le due versioni di "Do Retta a Te", la cover de "Il cielo è sempre più blu", "Dove sto andando" e "Tesoro non conta".). Il disco risulta essere la summa estrema di ciò che è diventato Nesli da quando ha deciso di abbandonare il mondo rap e Hip-Hop. Forse però adesso il troppo stroppia, il disco infatti risulta essere fin troppo omogeneo, sfiorando la ripetitività e lasciando quindi Nesli in quel limbo in cui è stato piazzato anche dal Festival.
Kill Karma rappresenta quello che fino ad ora è diventato Nesli. In quest'album è passato definitivamente a un genere più vicino alla musica leggera italiana, con alcuni spunti che portano alla dance rock (frutto probabilmente dalla collaborazione con il produttore Brando) e il rap che è rimasto solo come sfumatura in qualche pezzo. Quella pensata da Francesco è una trilogia, Andrà Tutto Bene rappresenta la chiusura con il passato, Kill Karma la cristalizzazione di ciò che è diventato durante questo percorso di crescita e infine il prossimo disco, probabilmente, deve portare qualcosa di nuovo. Il problema è che quest'ultimo LP non ha avuto il riscontro che ci si poteva aspettare da un artista che sembrava in ascesa come Nesli. Il primo singolo, ovvero "Equivale all'Immenso", arriva a malapena alle 700 mila views e anche il secondo singolo ha avuto scarsa risonanza, ovvero "Perfettamente Sbagliato". Questo perchè Nesli ha sfornato un prodotto sì valido, ma troppo simile al precedente Andrà Tutto Bene e la cassa di risonanza data dalla novità sembra essere giunta al termine. Anche gli streaming su Spotify sono bassi, a conferma che questo non è l'LP migliore dell'artista di Senigallia o meglio, è quello che per ora è stato meno percepito dal pubblico, nonostante le premesse parlassero di un disco quasi fondamentale per lui. L'esordio al secondo posto sembrava confermare la svolta, ma alla fine sembra essersi trattato di un semplice fuoco di paglia.
Probabilmente stavolta il tasto dell'interiorità è stato battuto in modo che le cose arrivino solo dopo, col tempo, ci vuole un po' infatti ad assimilare il disco e non ci sono tracce che restino da subito in testa, forse la sola "Anima Nera", che presenta un sound rockeggiante, un po' diverso da ciò che ci ha abituato Nesli. Con questa riedizione vengono fondamentalmente aggiunte le tracce sanremesi, l'opera quindi non viene stravolta. Con tutta probabilità molte canzoni saranno riapprezzate tra un po', magari azzeccando l'uscita del quarto singolo, dopo il duetto con Alice Paba. Sta di fatto che pubblico e critica sembravano aspettarsi altro, con Kill Karma che, nonostante le aggiunte che non fanno altro che fortificare il concetto portato avanti da Nesli, rischia di passare senza lasciare reali tracce di sè e di non essere il disco della consacrazione per Francesco, che sembra non essere in forma smagliante a livello di scrittura, oppure, semplicemente, questa volta non è stato ancora capito.