L'intesa è sempre ardua, ma la volontà resta una grande arma. L'intensità con cui la Roma sta provando l'assalto a Mahrez è rara, ma rispecchia l'interesse di Monchi per le qualità dell'avanti in forza al Leicester. Il problema resta sempre lo stesso, la distanza tra i club, perchè per il giocatore la destinazione è gradita, vista la possibilità di rigiocare la Champions dopo l'esperienza unica vissuta con Ranieri alle Foxes. Insomma, i 34 milioni ai quali è disposta ad arrivare la Roma non soddisfano la dirigenza del club inglese, che ne vuole almeno 50. Una cifra esagerata per la Roma, dal momento che il 26enne algerino non sembrava essere valutato così tanto dal club inglese quando a cercarlo erano altri club. Per adesso, dunque, è stallo, perchè la differenza è effettivamente incolmabile, considerato anche il fatto che il Leicester non gradirebbe nessuna contropartita in gioco. E anche la Roma non vorrebbe perdere nessun'altra pedina.
In questo senso infatti sono sul passo d'allarme i dirigenti giallorossi dopo che alcuni organi di stampa hanno riferito di un accordo in corso tra la Juve, grande tentatrice del difensore da qualche mese, e Manolas, che sembra però intenzionato ormai a restare nella Capitale. La Roma comunque ha bisogno di stringere il cerchio intorno alla rosa reale, senza troppe fantasie, per lavorare alle due gare conclusive di questo tour americano: prima il Tottenham, stanotte, poi domenica la Juve.
Dal quel momento mancheranno 20 giorni al campionato, da spendere a Trigoria per preparare la stagione, con al centro del mese il Trofeo Puerta, contro il Siviglia, club del cuore del ds Monchi. Proprio il ds è atteso invece in questi giorni da intensi colloqui a Boston col presidente Pallotta, per definire le strategie di lavoro, e capire il budget di azione, perché dopo Mahrez la squadra avrebbe effettivamente bisogno di un buon difensore, un centrale magari, per definirsi effettivamente al sicuro da ogni dubbio sulla tenuta degli uomini-chiave.