Il Sassuolo prova a ripartire nel 2017 per lasciarsi alle spalle una seconda parte di 2016 con troppi infortuni e tanta sfortuna. Tra campo e mercato, Di Francesco spera di poter tornare al più presto a poter contare sulla sua rosa al completo, quel gruppo che nello scorso campionato è stato in grado di conquistare un posto in Europa League. Come detto, però, bisogna guardarsi da offerte e tentazioni.
Per una volta il nome non è quello di Domenico Berardi, finalmente tornato in gruppo e quindi sempre più vicino al rientro in campo dopo una lunghissima assenza, ma quello di Francesco Acerbi. Il difensore centrale, sconfitta la malattia che rischiava di stroncargli la carriera, è tornato a giocare su ottimi livelli, diventando uno dei giocatori fondamentali per Di Francesco e per la tenuta difensiva del Sassuolo. Su di lui da diversi giorni c'è l'interesse concreto del Leicester di Claudio Ranieri, con il manager italiano che nelle ultime ore avrebbe anche parlato direttamente con Acerbi per convincerlo a cambiare maglia già in questa sessione di mercato. Un interesse che non può non lusingare, ma che fino a questo momento si è scontrato con la resistenza della società di Squinzi. L'impressione è che per far vacillare il muro del Sassuolo serva un'offerta in doppia cifra. Scenario non impossibile viste le disponibilità economiche dei club di Premier League.
Anche per questa ragione il Sassuolo si sta guardando intorno alla ricerca di possibili soluzioni alternative. In questo momento l'Inter è una delle società più monitorate da determinate realtà del nostro campionato. Diversi giocatori sono in uscita e le loro qualità potrebbero fare comodo. Ad esempio uno come Andrea Ranocchia potrebbe beneficiare del lavoro di Di Francesco e di un ambiente più sereno rispetto a quello nerazzurro. Il centrale di difesa non è una prima scelta di Pioli e se Medel dovesse essere confermato prima alternativa alla coppia Murillo-Medel ecco che di spazio ce ne sarebbe sempre meno. Il Sassuolo ci pensa e anche Ranocchia potrebbe dire sì, dopo che già in estate c'erano stati dei contatti che però non avevano portato ad una definizione dell'affare.