"Questi due anni sono passati davvero in fretta. Quando sono arrivato al Napoli avevo solo ventidue anni e ho subito dimostrato di avere un'ottima forma fisica, ora sono migliorato tanto". Parla così ai microfoni di So Foot Kalidou Koulibaly, che divide i suoi impegni tra Nazionale senegalese e Napoli. Tanti i miglioramenti tecnici e tattici fatti in questi anni di permanenza all'ombra del Vesuvio, soprattutto sotto la guida di Maurizio Sarri, del quale il difensore centrale parla così.
"E' un maniaco della tattica. Con lui sono migliorato tanto, soprattutto attraverso i suoi metodi di lavoro per la difesa. Organizza sessioni di allenamento esclusive solo per noi difensori e ciò ci permette di progredire. In sincerità, non ha niente a che vedere con la preparazione che facevamo con Benitez, anche se non mi pento dei metodi di quest'ultimo".
Il difensore centrale del Napoli fa anche il punto della situazione per quel che concerne la Champions League: "E' un onore poter giocare una competizione così importante, è il sogno che avevo da bambino. Abbiamo possibilità di passare il turno, nel nostro girone manca una favorita, pertanto ora dovremo gestire al meglio le forze per arrivare agli ottavi di finale, che il Napoli non raggiunge da quattro anni". Inoltre, riguardo il suo modo di scendere in campo: "Se devo marcare un grande attaccante non ci penso, lo marco e basta. Non ho paura di nessuno. Nel calcio di oggi non c'è posto per i difensori coi piedi poco educati, tant'è che cerco sempre di migliorare la mia tecnica. Quando ho il pallone provo a giocarlo nel modo migliore. Contro la Roma feci una veronica, fu un gesto istintivo".
Due anni e qualche mese all'ombra del Vesuvio che gli hanno fatto apprezzare la realtà partenopea, che infine Koulibaly descrive così: "I tifosi sono molto caldi e passionali, riflettono quello che è lo stile della città. Si vive di calcio, le emozioni che si vivono al San Paolo sono moltiplicate per dieci durante la Champions League. La città? Prima di venire sentivo i soliti cliché sulla mafia, la sporcizia, ma quando poi sono arrivato in città la mia visione è completamente cambiata. La città è stupenda e mi piace tanto. Amo camminare sul lungomare con mia moglie e mio figlio, tutti i napoletani amano la vita e sono molto disponibili. Sono stato accolto benissimo da tutti. E' motlo diversa da Saint-Dié-des-Vosger, c'è un'atmosfera diversa, sia allo stadio che per strada".