Giorno di presentazioni in casa Sampdoria, in conferenza stampa è stato presentato Daniele Pradè, nuovo responsabile dell'area tecnica del club blucerchiato. Insieme a lui in sala stampa si sono presentati anche Romei e Osti, ma ovviamente le maggiori attenzioni sono state rivolte all'ex dirigente della Fiorentina. Tanti i temi toccati da Pradè nel corso di una conferenza ampia in cui sono stati analizzati aspetti di gestione sportiva e non solo.
Queste le prime parole di Pradè: "Oggi per me essere qui è un gran privilegio. E' un privilegio essere scelto da Massimo Ferrero, presidente che quando ti parla ti dà una carica emozionale importante. Ci conosciamo da 30 anni con Osti, sono convinto che questa società abbia voglia di crescere perchè c'è un programma importante. La partenza con Casa Samp è a buon punto così come il centro sportivo di Bogliasco. Poi, la cosa principale, c'è una prima squadra che ha veramente le basi solide per diventare un'ottima squadra. E' il mio punto di partenza e sono felice di essere qua. Ringrazio la famiglia blucerchiata." Idee chiare sulla Sampdoria di oggi: "La fotografia della Samp ce l'ho chiarissima. E' una società che sta cercando in tutti i modi di essere una società all'avanguardia e che ha voglia di crescere. Io posso portare la mia esperienza, la mia dedizione e la mia voglia di sacrificio. Il lavoro sportivo comprende il presidente, l'avvocato Romei, comprende l'allenatore, la squadra, lo scouting e il mercato che adesso è aperto 365 giorni all'anno. La mia figura è il raccordo, la cerniera, come ha detto Romei."
Gli obiettivi richiesti dal club sono pochi e chiari, come rivela Pradè: "Le parole sono poche e facili. Il presidente mi ha chiesto di crescere, migliorarci. Vuole che questa sia una struttura che cresca passo dopo passo. La cosa principale è che questa squadra trovi leggerezza con l'obiettivo è mettere ogni giorno un mattone nuovo." C'è spazio anche per raccontare i primi contatti con la Sampdoria: "Quando sono stato contattato, e stiamo parlando dei primi giorni di giugno, sono stato molto attento alla fase tecnica. C'è un tecnico preparatissimo e dei giocatori che hanno la caratteristica di giocare a calcio. La Samp parte dal bel gioco. Ci sono state però opportunità diverse, ma lavorare in questa società è stata la priorità. La maglia è la più bella del mondo, lo stadio anche e oltre al derby mi sono piaciuti gli ultimi sei minuti della gara con l'Inter dove il pubblico ha trascinato la squadra. Le convinzioni sono le stesse di Osti e del mister."