Il giorno di Pioli. Qualche ora per colorare la notizia con i crismi dell'ufficialità. Una mattinata in salsa romana, negli uffici di Lotito, per risolvere alcune vertenze con la Lazio. Risoluzione con il club biancoceleste, a seguire l'approdo in nerazzurro. Manca ancora qualche dettaglio, ma l'avvento di Pioli a Milano è alle porte. Nei giorni scorsi, la scelta della società, la volata Pioli - Marcelino, con la rimonta decisiva del primo. Poi un incontro fiume, nella giornata di ieri, per stabilire la durata del contratto e l'ingaggio del tecnico.
Pioli si lega all'Inter fino al 2018, 1.4 milioni da qui a giugno, 2 milioni annui per le stagioni a venire. Una scelta importante, una mano tesa al nuovo tecnico, chiamato a risollevare una squadra al momento alla deriva. Il potenziale è alto, Suning intende investire ulteriormente per nobilitare il cammino della squadra, ma Pioli deve, fin da subito, lasciare la sua impronta, per cancellare le difficoltà recenti ed avvicinare i piani alti della classifica, quella terza posizione che è l'obiettivo dichiarato dalla proprietà. Non manca, all'interno dell'accordo, una scappatoia. Come riporta la Gds, c'è un'opzione di uscita anticipata dal contratto. Il sodalizio può interrompersi il prossimo giugno. Tocca a Pioli sventare questa ipotesi.
Senza i nazionali - 13 i giocatori lontani dalla Pinetina - la squadra torna al lavoro nella giornata di domani, inizia la preparazione a ranghi ridotti in vista del derby, in agenda domenica 20 novembre alle 20.45. Un assaggio di campo per Pioli, una panoramica - anche se parziale - sul materiale umano a disposizione. La stretta di mano con capitan Icardi - ancora una volta non convocato dal CT dell'Argentina - l'occhio attento per seguire le orme del talentino Gabigol, il punto sulla condizione di Palacio e Ranocchia, non al meglio, le prime parole da tecnico dell'Inter. Un percorso ricco di insidie, ma affascinante. Dopo la burrascosa chiusura della parentesi biancoceleste lo scorso aprile, un'occasione di rivalsa per un allenatore preparato e atteso al grande salto.