Il Crotone di Davide Nicola ha da poco ritrovato il pubblico amico della Scida, così importante nella cavalcata in Serie B della scorsa stagione. E proprio in casa è arrivata la prima vittoria del campionato dei calabresi settimana scorsa contro il Chievo. Adesso arriva la trasferta di San Siro contro l'Inter che potrebbe far tremarele gambe di qualcuno.
L'avversario è prestigioso, il palcosenico fantastico e per questo Nicola, in conferenza stampa, chiede ai suoi ragazzi di provarci senza timore: "Noi siamo gratificati, orgogliosi di andare a giocare a San Siro, ma certamente non impauriti. Non penso che l’Inter ci sottovaluterà. Magari lo facesse. Noi dobbiamo pensare a fare ancora meglio, stiamo iniziando a raccogliere i frutti del lavoro svolto e non dobbiamo esaltarci per le buone prove con Fiorentina e Chievo. Non possiamo permettercelo perché mancano tante gare e dobbiamo risalire in questo torneo a quattro in fondo alla classifica. Il nostro pubblico anche a Milano sarà il nostro 12° uomo in campo. Siamo contenti della vicinanza dei tifosi, senza di loro tutto questo, al di là dell’ingaggio che uno prende, non avrebbe senso."
Certo su un foglio di carta l'Inter è superiore e non di poco nei nomi e nella qualità: "Sono una squadra di altissima qualità, ma andiamo a San Siro convinti di poterla mettere in difficoltà. Abbiamo lavorato in settimana su pressing e ripartenze per questo. Certo è stato un po’ più difficile perché loro hanno cambiato allenatore e, rispetto alla squadra di De Boer, sono tornati al modulo del 4-4-1-1 con il quale hanno storicamente fatto sempre bene. Per questo abbiamo dovuto lavorare di più per trovare le soluzioni adatte ad affrontare una squadra così forte. Sulla carta è proibitiva, ma noi faremo di tutto per non far venire fuori le differenze tecniche. In tante partite non abbiamo raccolto quanto meritato. Abbiamo diminuito gli interventi maldestri, ora siamo bravi a subire meno rispetto all'inizio della stagione. Un risultato non può spostare le nostre convinzioni. Abbiamo fatto una rivalutazione delle caratteristiche dei giocatori e stiamo cercando di sfruttarle al meglio. Siamo ad un buon punto per la ricerca della nostra identità. Preferisco la praticità all'estetica."