Walter Mazzarri è intervenuto davanti ai giornalisti nell'odierna conferenza stampa, alla vigilia della partita in casa dell'Atalanta.
Innanzitutto il tecnico nerazzurro ha sottolineato come la formazione di Stefano Colantuono sia una squadra ostica per tutti. In tal senso, Mazzarri ha spiegato che a rendere particolarmente impegnativo il compito dell'Inter saranno soprattutto l'aggressività tipica degli orobici e il fatto che il gruppo lavori insieme da molto tempo. Per quanto riguarda la formazione, rispetto alla gara di sabato ci sarà almeno un cambio: Walter Samuel infatti " è pronto, si allena da tempo al 100% ed è un giocatore importante per noi". Sicuro quindi l'impiego del centrale argentino, anche se resta da chiarire, a detta dello stesso Mazzarri, se verrà schierato come perno centrale o sul centro-sinistra. Per quanto riguarda la gestione del resto del gruppo, l'allenatore ha dichiarato: "devo vedere la condizione fisica dei singoli, per valutare se sono in grado di giocare al 100%; comunque meriterebbero di essere confermati tutti per la prestazione di sabato". E' comunque possibilie, stando alle parole del tecnico, una conferma di Alvarez nel ruolo di interno, mentre sono ancora da valutare le condizioni di Icardi e anche di Kovacic.
Dopo aver spiegato come le due trasferte consecutive siano uno step importante per la crescita a livello di personalità, Mazzarri si è poi soffermato su Palacio e Campagnaro. Per quanto riguarda il primo, il tecnico di San Vincenzo ha detto di essere sempre stato certo delle sue enormi potenzialità, e di averlo richiesto già quando allenava il Napoli; relativamente a Campagnaro invece "bisogna capire quando sarà in condizioni ideali. penso che salterà le prossime due, poi comunque dopo Bergamo ci parleremo e faremo il punto della situazione".
Si passa quindi a parlare di un bilancio di queste prime nove giornate per l'Inter. Qui Mazzarri afferma di essere contento dei suoi ragazzi: "abbiamo imparato a gestire bene il palleggio e siamo creciuti nei movimenti; l'unico mio rammarico sono alcuni punti persi per strada". Più in generale, poi, l'allenatore toscano sottolinea come sia anomalo vedere una squadra (la Roma) vincere le nove partite iniziali e come questo campionato sia molto interessante e più competitivo del precedente.
Stuzzicato riguardo al numero di reti incassate dalla trasferta di Trieste in poi, Mazzarri fa alcune precisazioni: "bisogna analizzare partita per partita, sono situazioni diverse. A Torino abbiamo giocato in 10 contro 11 per 86 minuti, è stata l'unica gara in cui abbiamo cominciato male dal punto di vista dell'approccio; con la Roma invece abbiamo fatto un buon calcio, ci può stare di essere puniti in ripartenza e loro sono stati molto cinici. A Trieste invece ho visto un'Inter ben messa in campo, è mancato solo un giocatore che accorciasse sul tiro di Nainggolan, mentre con il Verona - presi anche dall'euforia - i ragazzi hanno pensato troppo a stravincere la partita, senza considerare i pericoli; bisogna stare attenti per tutti i 95 minuti".
Chiusura dunque con una battuta su Thohir ("Sarà il tempo a dirci cosa accadrà") ed una considerazione relativa ancora al reparto arretrato, in difficoltà - almeno da un punto di vista statistico - da quando è assente Hugo Campagnaro: "Io guardo come gioca il reparto, e da questo punto di vista non ho visto grossi errori. Il calcio non è una scienza esatta, poi se manca un giocatore non posso certo piangermi addosso; la difesa non è sbandata senza Campagnaro, abbiamo corso dei rischi anche con lui in campo, come nel finale contro la Juventus. Non mi piacciono certi discorsi sull'assenza di un singolo".