Il 2018 del Real Madrid si apre in trasferta, domani sul campo del Numancia, per l'andata degli ottavi di finale della Copa del Rey. Una competizione che i merengues non possono permettersi di snobbare, essendo ormai fuori dalla lotta per il titolo di campioni di Spagna (Barcellona a +14 in classifica, anche se con una partita in più), e che dovrebbe riservare spazio alle seconde linee di Zinedine Zidane, al cosiddetto Plan B che in questa stagione è completamente venuto a mancare.
Tra gli esponenti della seconda unidad del Real, c'è anche l'attaccante centrale Borja Mayoràl, domani in campo dall'inizio, per l'infortunio di Karim Benzema, patito nel Clasico perso 0-3 al Santiago Bernabeu, come spiegato oggi in conferenza stampa dallo stesso Zidane: "Dopo la partita con il Barcellona ha sentito qualcosa - le parole di Zizou sul centravanti transalpino - dire che si fosse fatto male prima significa mentire. Mi fido dei miei giocatori, e mi dispiace vederli infortunati. Karim è poi partito per le vacanze e ha fatto ciò che doveva. Ora è tornato, ma non sta ancora bene, ha ancora un risentimento che risale al Clasico. In quel momento non abbiamo dato molta importanza alla cosa perchè pensavamo che fosse solo un sovraccarico muscolare, e solo durante le vacanze ci siamo resi conto che era qualcosa di più importante, dopo l'esito della risonanza". Quali le aspettative del nuovo anno merengue?: "Siamo qui con fiducia, che è la cosa più importante. Siamo in lizza in tre competizioni, e daremo il massimo in ogni partita. Ora torna la Copa del Rey, abbiamo una gran voglia di passare il turno". Diverse le domande riguardanti il mercato, che dovrebbe (ma il condizionale è d'obbligo) ridursi all'acquisto del solo portiere basco Kepa Arrizabalaga: "Non mi piace parlare di giocatori di altre squadre. Non è un giocatore del Madrid, io penso solo ai miei e ai miei portieri. Questa è l'unica mia risposta". Nell'ultima settimana, c'è stato un incontro tra Zidane, il presidente Florentino Perez e il suo braccio destro Josè Angel Sanchez, ma il tecnico non si sbottona: "Non rivelerò cosa ci siamo detti. Abbiamo parlato di tutto, anche di rinforzi. Ora come ora, non credo ci saranno acquisti. Poi, fino al 31 gennaio, può accadere di tutto. Quello che non che voglio è che qualcuno di questa rosa vada via. Un allenatore deve plasmare la sua rosa a inizio stagione, per lottare con i suoi giocatori fino alla fine".
Poche parole per presentare la sfida di domani contro il Numancia: "Stanno facendo una buona stagione nel loro campionato, in Copa hanno eliminato il Malaga. Li rispetteremo". Il resto delle domande è praticamente tutto incentrato sul mercato: "Ho fiducia nella mia rosa - prosegue Zidane - è vero che la sconfitta nel Clasico fa male, ma noi non ci arrenderemo. Siamo ancora vivi nelle tre competizioni. La gente può discutere, come sempre, ma noi abbiamo sempre la stessa voglia e fiducia. Combatteremo in tutte le manifestazioni. Poi, a fine stagione, vedremo se ci saranno cose da cambiare. Cosa desidero? La salute, solo quella, niente portieri o attaccanti. Ribadisco, sono contento della mia rosa e lotterò insieme ai miei giocatori fino a fine stagione. Abbiamo la possibilità di fare acquisti fino al 31, davvero può succedere di tutto. Posso solo dire che sono felice di questa rosa: l'ho voluta io e mi assumo la responsabilità delle scelte fatte. Non darò la colpa a qualcuno se alcune cose non cambieranno. Siamo in lizzza in tre competizioni, lo dico con forza e determinazione. A giugno vedremo cosa succederà". Su Vinicius, giovane brasiliano promesso sposo del Real: "Non so quale sarà il piano con lui, in questo momento non è una mia preoccupazione. E' un giocatore per il futuro del Real, non è ancora qui con noi. Vedremo in che modo gestirlo, ci aspettiamo che le cose vadano bene per lui". Un Zidane che in molti vedono in bilico sulla panchina del Real Madrid: "Rimanere molti anni? Qui non si sa mai. Cercherò di finire la stagione nella miglior maniera possibile, perchè abbiamo diverse chances di vincere ancora. L'appetito vien mangiando, più vinciamo, più vogliamo vincere. Non ci stanchiamo di farlo. Dobbiamo rimontare tra le difficoltà, a fine stagione saranno due anni e mezzo da allenatore del Madrid, ma continuerò con la necessaria energia".