Servirebbe una remuntada epica, un’impresa che entrerebbe direttamente nei libri di storia, visto che nessuno mai è riuscito a rimontare uno svantaggio di 4 reti nella storia della Champions League. Il Barcellona attende il Paris Saint-Germain al Camp Nou per il match di ritorno degli ottavi di finale: si riparte dal 4-0 in favore dei parigini maturato nella gara d’andata, grazie alle reti di Draxler, Cavani e ad una doppietta di Di Marìa.
I blaugrana però vogliono e possono essere ottimisti, visto che la rimonta più clamorosa finora realizzata nella competizione è stata ad opera di una squadra spagnola, il Deportivo La Coruña: nei quarti di finale della stagione 2003-04 il club allora allenato da Javier Irureta riuscì a ribaltare la sconfitta per 4-1 subita al Meazza contro il Milan campione in carica, vincendo 4-0 al Riazor. Da giocatore Luis Enrique è stato protagonista – o per meglio dire i suoi compagni, perché Lucho era infortunato - di un’importante rimonta con il suo Barcellona nella Champions 1999-00, quando gli uomini allenati da Van Gaal recuperarono da un 1-3 subito a Stamford Bridge per mano del Chelsea di Gianluca Vialli, imponendosi 5-1 al Camp Nou dopo i tempi supplementari.
Il Paris Saint-Germain farà visita al Barcellona per la quinta volta nella sua storia; nei precedenti 4 viaggi, il PSG non ha mai vinto – 2 pareggi e 2 sconfitte – mentre in generale in 10 incontri con i blaugrana i parigini ne hanno vinti 3, altrettanti ne hanno pareggiati e 4 volte hanno perso, compresa la finale di Coppa delle Coppe 1996-97, decisa da un calcio di rigore di Ronaldo. Nelle trasferte in terra iberica il PSG ha perso 6 gare su 12, con 2 pareggi e 4 vittorie – l’ultima risale alla Champions League 2012-13, nell’andata degli ottavi al Mestalla di Valencia, 1-2 il finale.
Il Barcellona ha giocato 10 partite al Camp Nou contro squadre francesi ed ha perso solo una volta, vincendo 7 volte e pareggiandone 2; su 21 sfide totali contro club transalpini, le vittorie sono state 12 – 5 pareggi e 4 sconfitte. In casa i Culè non perdono in Champions da 19 gare –l’ ultima sconfitta nella semifinale di ritorno contro il Bayern Monaco nella stagione 12-13 per 0-3 – e vincono consecutivamente da 14 match.
L’incontro sarà diretta da una sestina tedesca, guidata da Deniz Aytekin.
Sponda Barcellona
Luis Enrique e Luis Suarez in conferenza stampa ostentano sicurezza ed ottimismo riguardo al match: “Nel calcio niente è impossibile: se c'è una squadra che può rimontare uno svantaggio di quattro gol in una sola partita, questa squadra è il Barça”, esordisce il Pistolero; “Se una squadra è riuscita a segnarci quattro gol, noi possiamo fargliene sei” gli fa eco il tecnico con spavalderia.
Dalla sconfitta dell’andata, il Barcellona ha vinto tutte le 4 gare e nelle ultime due, contro Sporting Gijon e Celta Vigo, ha segnato un totale di 11 goal. Per quel che riguarda la formazione, gli unici sicuri assenti sono Mathieu e Aleix Vidal, mentre per il resto tutti presenti: nel 4-3-3 davanti a Ter Stegen ci saranno Sergi Roberto, Piquè, Umtiti e Jordi Alba, con la possibilità di avanzare qualche metro il terzino destro e disporsi a 3, magari con l’inserimento di Mascherano; a centrocampo Busquets è l’unico certo della presenza, con ai suoi lati due tra Rakitic, Rafinha e Iniesta, che nelle ultime 6 è partito titolare solo 2 volte. In attacco nessun dubbio: MSN al completo.
Sponda PSG
Per Unai Emery arrivano buone notizie dall’infermeria: tutti disponibili e tutti convocati per la trasferta in Catalogna. Il 4-3-3 speculare ai blaugrana non si discosterà dallo schieramento dell’andata, con l’unica eccezione del capitano Thiago Silva, grande assente al Parco dei Principi, che sostituirà il giovane Kimpembè, che pure aveva disputato un ottimo match, neutralizzando completamente il tridente offensivo blaugrana alla prima presenza in assoluto in Champions League.
13 vittorie e 2 pareggi nelle 15 partite disputate nel 2017 per il PSG, nessuno ha fatto meglio in Europa finora; Unai Emery, da tecnico di Almeria, Valencia e Siviglia, ha vinto solo uno dei 23 incontri con il Barça, mentre Angel Di Marìa con la maglia del Real Madrid ha perso 7 volte su 16, con 5 vittorie e 4 pareggi ed ha segnato un goal al Camp Nou, nella finale d’andata di Supercoppa di Spagna nel 2012 persa 3-2, ma la rete è stata decisiva nel computo totale – vittoria dei Blancos 2-1 al Bernabeu e trofeo alzato dai Merengues.