La Champions League è pronta a ritornare in scena dopo la lunga e classica pausa post fase a gironi. Le nostre italiane, come ben sappiamo, dovranno superare ostacoli piuttosto complicati, soprattutto il Napoli di Maurizio Sarri che sarà impegnato mercoledì al Santiago Bernabeu contro il Real Madrid. La Juventus, invece, volerà in Portogallo, precisamente nell'infuocato Estádio do Dragão, casa del Porto.
Sulla carta dovrebbe essere già tutto scritto con il passaggio del turno dei bianconeri e l'avanzamento al turno successivo da parte dei Galacticos, ma è giusto ed opportuno considerare qualche aspetto importante prima di sentenziare. Partiamo con l'analizzare la squadra di Zidane che sicuramente ha un organico superiore a quello del Napoli, ma che nelle ultime apparizioni sta evidenziando alcuni difetti. Nell'ultima trasferta di Pamplona in campionato, per esempio, il Real ha confermato lacune difensive che fanno ben sperare i tifosi partenopei: la squadra di Zidane patisce molto le corsie esterne avversarie e spesso la coppia di centrali soffre di amnesie gravi, nonostante la loro caratura internazionale. Sarri propone il calcio ideale per trafiggere la retroguardia madrilena e con il trio composto dall'ex Callejon, Mertens e Insigne si potrebbe assistere ad una partita tutt'altro che scontata, perché sarà proprio quella la chiave di lettura per portare a casa il risultato: velocità e inserimenti senza palla mettono in diffocoltà chiunque, anche una super corazzata come il Real Madrid.
Discorso diverso per la Juventus, con i bianconeri che dovranno vedersela contro il Porto. I pronostici dicono Juventus, ma bisognerà prestare attenzione e rispettare una squadra che di competizioni europee se ne intende a meraviglia. La squadra di Espirito Santo è uscita vittoriosa contro il Vitória Guimarães nell'ultimo impegno di campionato, ma nonostante ciò Massimiliano Allegri può trarre indicazioni positive sotto l'aspetto tattico. I portoghesi si schierano con un propositivo 4-1-3-2 che all'occorrenza può diventare anche un 4-2-3-1. Qualità in avanti con i vari Brahimi e Andre a supportare il canterano Andrè Silva, a quota 12 goal stagionali. La difesa è molto ben rodata e in campionato ha subito solamente 11 goal in 21 giornate, una statistica che viaggia sugli stessi numeri anche in Champions League - 3 goal subiti in tutta la fase a giorni -. Il Porto, però, va rispettato anche perché è una squadra con tanta esperienza a livello europeo. Gioca partite di questo genere da tantissimi anni e nel suo ricco palmares spiccano anche 2 Champions League, 2 Europa League, 1 Supercoppa Europea e 2 Coppe Intercontinentali. Sulla carta la Juventus parte con i favori del pronostico, ma dovrà dare il meglio di sé per portare a casa questa qualificazione. Quali saranno le spine nel fianco? La squadra di Espirato Santo gioca un bel calcio, ma soffre molto gli inserimenti senza palla. Potrebbe rivelarsi la partita ideale per Marchisio e Khedira, ma come ben sappiamo in attacco ci sono anche giocatori come Dybala, Mandzukic e Higuain, elementi chiave in grado di risolvere la partita in qualsiasi momento.