Il Porto batte il Club Brugge al termine di una partita intensa ma dalle poche occasioni da gol. Nel primo tempo gli ospiti protestano per un rigore negato, giocano bene ma vengono puniti dalla rete di Adrien Silva, poi, nella ripresa, la squadra di Nuno Espírito Santo prende il controllo della partita, andando vicina al raddoppio.
Il Porto si schiera col 4-2-3-1, Casillias protegge ovviamente i pali della squadra di casa, davanti a lui si schierano Pereira, Felipe, Marcano e Telles. A metà campo giocano Danilo e Herrera, sulla trequarti invece agiscono Oliver, André Silva e Otavio alle spalle di Diogo Jota.
Rispondono gli ospiti con un classico 4-4-2, Preudhomme sceglie Butelle fra i pali, van Rhijn, Poulain, Denswil e Cools in difesa, Vormer, Claudemir, Pina e Bolingoli a centrocampo e davanti Diaby e Wesley.
Inizia il match con i padroni di casa che cercano di manovrare il pallone, riuscendo a creare buone azioni corali ma senza riuscire a concretizzarle, sbattendo sul muro creato dall'organizzata squadra ospite. Al 3' prima ammonizione del match, per Herrera, e partita che si scalda immediatamente. Sono molti infatti i contrasti duri, soprattutto a metà campo, dove i padroni di casa cercano di pressare molto alti per fermare all'origine le ripartenze del Club Brugge. La prima emozione in una delle due aree è al 10', quando i giocatori del Porto protestano per un contatto fra Diogo Jota e Denswil, ma l'arbitro Alberto Undiano Mallenco lascia giustamente correre. Provano a farsi vedere gli uomini di Preudhomme fra il 15' e il 25', ma soprattutto con conclusioni dalla distanza, in particolare con Diaby e Wesley, con il primo che costringe Casillas a rifugiarsi in corner. Al 27' altra emozione in area di rigore, ma questa volta sono gli ospiti a protestare per il netto fallo di mano di Otavio che devia col braccio il colpo di testa di Denswil. Grave errore della direzione di gara.
Tornano a farsi vedere i padroni di casa nel finale del primo tempo, Silva raccoglie la sponda di Danilo ma non riesce a battere Butelle. Fioccano le ammonizioni, finiscono infatti sul taccuino dell'arbitro Felipe e Denswil per proteste e per una brutta entrata su Oliver, proprio appena prima della traversa colpita da Telles. L'ex interista calcia forte da distanza proibitiva, il pallone rimbalza una volta e si stampa sul legno. E' il preludio al vantaggio del Porto, che arriva al 37' quando sul calcio d'angolo battuto proprio da Telles, André Silva stacca più in alto e conclude a rete, trovando la decisiva deviazione di Pina che mette fuorigioco Butelle. Finisce quindi sul risultato di 1 a 0 la prima frazione di gara.
Nella ripresa cambio per il Brugge con Limbombe che prende il posto di Diaby. I padroni di casa sono galvanizzati dal gol del vantaggio e prendono in mano le redini della partita, tenendo il pallone ed imponendo il loro gioco, riuscendo anche a creare più occasioni rispetto al primo tempo, soprattutto dopo i primi 20' di secondo tempo, durante i quali i due allenatori spezzano il ritmo della partita effettuando alcune sostituzioni. Entrano Corona e Neves nel Porto, e proprio l'attaccante messicano è uno dei più pericolosi, come quando al 72' scende in percussione sulla sinistra, salta due avversari e conclude in porta, trovando la pronta risposta di Butelle. Ci prova anche Telles al 76' con un gran diagonale messo ancora una volta in angolo dal portiere ospite, dopodiché il Brugge va vicino al pareggio col gran tiro di Izquierdo che viene prontamente respinto in calcio d'angolo dall'attento Casillas.
Finisce quindi 1 a 0, il Porto vola a 7 punti in seconda posizione, approfittando del pareggio fra Leicester e Copenaghen. Per il Club Brugge quasi impossibile riuscire ad ottenere il terzo posto, un peccato perchè prestazioni come quella di oggi non sono comunque da buttare via.