Pari e patta tra Venezuela e Argentina. All'Estadio Metropolitano de Merida termina 2-2 il testacoda tra le due squadre impegnate nelle qualificazioni al Mondiale 2018. Un pareggio che, però, vale oro per l'Albiceleste per come si era messo il match. Sì, perchè il Venezuela va avanti al 35' con Juanpi e poi raddoppia al 53' con Martinez in contropiede. L'Argentina è frastornata, ma riesce a rientrare in partita subito con Pratto e poi a pareggiare con Otamendi che fissa il punteggio sul definitivo 2-2. Con questo risultato l'Argentina sale a 15, in seconda posizione insieme al Brasile, mentre il Venezuela a 2.
La gara
Il Venezuela, ultimo nel girone, proprone un 4-4-2 offensivo con gli "italiani" Rincon e Penaranda a centrocampo e in attacco la coppia Rondon-Martinez. L'Argentina, orfana di Messi e Dybala, si presenta con il solito 4-2-3-1, con i due fuoriclasse che vengono sostituiti da Lamela e Banega.
Ritmi molto bassi in avvio per entrambe le squadre, la prima occasione degna di nota è un tiro di Mascherano al 10' dai 25 metri che termina di molto a lato alla sinistra di Hernandez. Nell'Argentina si sente la mancanza di Messi in fase di costruzione e anche in fase di finalizzazione. Ci prova anche Banega al 16', ma il suo tiro si spegne di poco a lato. Al 21', alla prima occasione, il Venezuela va vicino al vantaggio con Rondon che si libera bene e scarica un destro da fuori area che Romero mette in angolo. Al gol ci va vicino anche l'Argentina, quando al 32' Di Maria pennella per Pratto che di testa colpisce a botta sicura, ma Hernandez fa gli straordinari e tiene a galla i suoi. Al 35' il Venezuela passa clamorosamente in vantaggio però con un eurogol di Juanpi che vince due rimpalli e poi dai 20 metri lascia partire un sinistro che s'infila nel sette, 1-0. La reazione dell'Argentina è affidata a Di Maria che però al 38' manda alle stelle con il mancino.
Parte bene il Venezuela anche nella ripresa con un colpo di testa di Vizcarrondo che termina non molto distante dalla porta di Romero. Al 50' arriva la reazione dell'Albiceleste, ma la punizione di Banega si perde sul fondo. Al 53' arriva il raddoppio: Rondon ruba il pallone ad Otamendi, s'invola verso l'area dove c'è tutto solo Martinez che mette a sedere con una finta Romero e col piatto fa 2-0. L'Argentina si butta in avanti a caccia del gol che riaprirebbe il match e lo trova al 58' quando Pratto vince due rimpalli con i difensori del Venezuela e poi di destro trafigge Hernandez, 2-1. Al 67' Argentina vicina al pareggio con Di Maria che ci prova a giro dal limite dell'area, ma ci pensa ancora Hernadez a salvare i suoi. Bauza manda in campo Correa per Lamela. Al 71' dentro Garcia per Gonzalez nel Venezuela e Alario per Biglia nell'Argentina. Al 78' dentro Kouffaty per Martinez nel Venezuela. All'80' ci prova ancora Banega dal limite ma il suo tiro finisce fuori di poco. All'81' terzo cambio nel Venezuela: si fa male subito Kouffaty che lascia il posto a Del Valle. All'83' arriva il pari dell'Argentina: da calcio d'angolo arriva la zampata di Otamendi che fa 2-2. Ultimo cambio anche nell'Argentina: dentro Gaitan per Rojo. Il Venezuela prova a gettare il cuore oltre l'ostacolo e all'85' va vicino al gol, ma Rondon spedisce alto di testa da buona posizione. La formazione di casa ci va ancora più vicina quando all'89' Villanueva fa tremare il palo direttamente da calcio di punizione. Sul capovolgimento di fronte Hernandez si fa trovare pronto su tiro di Pratto da fuori area. E' l'ultima emozione di un match spettacolare quanto incerto. Una partita che potevano vincere entrambe le squadre. Rimpianti per il Venezuela, mentre per l'Argentina è un punto guadagnato.