Ormai l'equazione è cosa ovvia e immediata. All'abbuffata di cibo del Nale corrisponde anche un'abbuffata di calcio inglese che arriva esattamente il giorno dopo. Già, perchè è Santo Stefano, perchè è Boxing Day. Abbiamo già analizzato due giorni fa le tante sfaccettature di questo giorno decisamente speciale, ieri abbiamo intrapreso un viaggio nella storia del Boxing Day. Oggi, giorno di Natale ma vigilia di calcio, è tempo di andare a capire cosa ci aspetta in questa edizione 2015.
Alle 13.45 antipasto di fuoco, a dir poco bollente. Il Manchester United va a testare le proprie ambizioni sul campo dello Stoke City, per una partita che potrebbe decidere il futuro di Louis van Gaal, già in bilico da un paio di settimane, ma mai come ora. Una sconfitta potrebbe costringere il board a esonerarlo, e magari puntare a Mou.
L'abbuffata delle 16.00 si consumerà con tre portate principali e quattro contorni, comunque altrettanto appetitosi, perchè si sa, dalla cucina del calcio inglese escono solo piatti da veri chef. Occhi puntati principalmente su Stamford Bridge, dove il primo (secondo) Chelsea di Hiddink attende il Watford in un London derby al sapore di testacoda: 28 punti per gli Hornets, 18 per i Blues. Impronosticabile a inizio stagione.
Forse però lo è ancora meno la differenza punti tra il Liverpool e il Leicester City, che ammonta a 14 punti. La capolista a sorpresa è attesa alla prova forse più difficile del suo campionato, la trasferta più complicata contro dei Reds che continuano ad alternare risultati buoni e meno buoni, aspettando di trovare un certo equilibrio magari col mercato di Gennaio.
Impegno decisamente più facile, almeno sulla carta, per il Manchester City, già sconfitto cinque volte in stagione, anche se vien difficile pensare che il Sunderland possa riuscire a ribaltare i pronostici così drasticamente. Per gli Sky Blues una sconfitta potrebbe rappresentare un vero e proprio disastro, un uragano per Pellegrini e per i suoi giocatori.
Affronta l'impegno con più serenità invece il Tottenham, a ridosso della zona Champions: fondamentale è non fare passi indietro come quello interno col Newcastle, attenzione dunque a un Norwich lanciato e reduce dalla clamorosa vittoria all'Old Trafford. Dopo aver aperto la crisi dello United, i Canarines vogliono fare un'altro sgambetto a una squadra di vertice.
E chi l'avrebbe mai detto che, parlando di squadre di vertice, avremmo interpellato anche il Crystal Palace? Sicuramente Alan Pardew, visto che da quando è sulla panchina delle Eagles sta ottenendo risultati a dir poco sorprendenti. Attenzione alla trasferta sul campo del Bournemouth, in una striscia aperta di tre vittorie e con 11 punti conquistati nelle ultime cinque partite.
Molto frenato, soprattutto dagli infortuni, è stato il West Ham di Bilic, squadra che si è presentata completissima ai nastri di partenza, ha ingranato le marce alte ma ora viene da 7 gare senza una vittoria (5 pareggi). Quale miglior occasione per ritornarvi, se non la partita contro il fanalino di coda Aston Villa?
Va alla ricerca di punti salvezza preziosi anche lo Swansea, relegato al 18esimo posto, con 7 punti conquistati da settembre a oggi. L'altalenante West Bromwich potrebbe essere una vittima succulenta per tornare a una vittoria che manca dal 24 ottobre.
Alle 18.30 tocca a un'altra squadra che occupa le zone basse della classifica, ma che sta nettamente migliorando e ha conquistato 7 punti nelle ultime tre gare. Curioso come abbia battuto Liverpool e Tottenham e pareggiato in casa con l'Aston Villa. Parliamo del Newcastle, che attende l'Everton tra le mura amiche. Un Everton che per ora è Lukaku-dipendente: il belga va in gol da 7 partite consecutive in Premier.
Chiude alle 20.45 la squadra che probabilmente, al momento, è la favorita per il titolo, cioè l'Arsenal, impegnata sul difficile campo del Southampton in una partita assolutamente da vincere per dare un'altra prova di forza e spessore: i Gunners vogliono questo titolo come non mai. E lo possono ottenere.