Una serie incredibile di infortuni ha martorizzano il roster dei Golden State Warriors. Stops in serie, tutti e 4 gli All-Star costretti - chi per un motivo che per un altro - ad alzare bandiera bianca ed affollare l'infermeria. Coach Steve Kerr è stato costretto a ridisegnare il suo starting five, appoggiandosi sui vari Young, Iguodala e Cook, con ovviamente tutti altri risultati. Sei sconfitte nelle ultime nove gare disputate, e primo posto della Western Conference ormai lasciato nei tentacoli degli Houston Rockets. Nonostante questi risultati siano giustificabili da questa incredibile serie di infortuni, che ha messo k.o Curry, Durant, Thompson e Green, lo staff dei campioni in carica ha dovuto giocoforza affrettare i tempi e 'richiamare' le stelle.
Per questo Kerr, a margine della sfida persa contro i Pacers, ha sottolineato che molto probabilmente verrà dato il via libera per il ritorno sul parquet di Kevin Durant già dalla prossima gara, quella contro i Milwaukee Bucks, in calendario nella notte italiana tra giovedì e venerdì, con palla a due in calendario alle ore 04:30. Se fosse dipeso da KD, sarebbe sceso in campo già nel match giocato e perso contro Indiana, ma Kerr di comune accordo con i medici della franchigia hanno deciso di rimandare di qualche giorno il suo ritorno in campo. Per stessa ammissione dell'head coach dei 'Guerrieri', la scelta di tenere ancora fermo l'ex Thunder è stata dettata solo ed esclusivamente da cautela: "Kevin è pronto per giocare, ma non abbiamo voluto rischiarlo. Gli faranno bene altri due giorni di riposo. Lui è un duro e giocherebbe anche su una gamba sola. È inutile correre rischi arrivati a questo punto della stagione. Già non avremo Steph (Curry) nel primo turno degli spareggi. Perdere Durant sarebbe una botta tremenda. L’ultima cosa da fare a questo punto della stagione è avere una ricaduta, saremo molto cauti con chiunque".
Il primo tassello per ricomporre il puzzle sembra essere, quindi, pronto per essere reinserito. Per Thompson e Green invece si dovrà attendere ancora un paio di partite. Golden State, ormai cristallizzata al secondo posto ad Ovest, attende l'avversaria che le si frapporrà al primo turno dei playoff. New Orleans, San Antonio, Utah, Minnesota o Los Angeles sponda Clippers? È gran bagarre, ma ciò che più importa a Kerr e a tutta la Baia è che i 4 All-Star possano rimettersi in sesto il più presto possibile, poichè per iniziare la battaglia della post-season c'è sempre meno tempo da attendere. L'hype questa volta non è completamente dalla parte dei Warriors. Sarà un vantaggio?