Non c'è storia nella finale del Fiba U19 World Cup. Al Cairo nessuna sorpresa, il Canada di Barrett e Kigab travolge l'Italia di Andrea Capobianco, portando a casa una medaglia d'oro meritatissima, al termine di una finale dominata dal primo all'ultimo secondo. Gli azzurri non entrano mai in partita, vengono travolti dallo strapotere fisico ed atletico dei canadesi, trascinati da un sublime Barrett e dai soliti Kigab e Bamba, dominante sotto le plance. L'Italia tira malissimo da tre punti, trova preziosi punti da Penna, Okeke ed Oxilia, mai sufficienti però per rientrare in partita. Si chiude con un prestigiosissimo argento il Mondiale egiziano degli azzurrini, che tornano a casa con una enorme consapevolezza ed un grandissimo orgoglio.
Capobianco sceglie Penna in cabina di regia, con Pajola e Bucarelli sul perimetro, Mezzanotte ed Okeke sotto le plance. Risponde dalla parte opposta Rana con Kigab da quattro e Bamba da centro, mentre Henry, Barrett e Djuricic sono gli esterni.
L'Italia sembra esserci dal principio e lo dimostra nei primi due possessi difensivi: gli azzurrini tengono tutti gli uno contro uno canadesi, riuscendo a limitare l'atletismo dei nordamericani. Dalla parte opposta è Penna a sbloccare le marcature, prima del gioco da tre punti di Barrett che scuote il Canada. Meglio le difese rispetto agli attacchi, visibilmente contratti e condizionati dalla tensione dell'evento. La fisicità di Bamba sotto le plance sposta gli equilibri, mentre Kigab e Wigginton, in penetrazione e da tre punti, scavano il primo solco sul più 10 (12-2). Okeke, col piazzato, accorcia, ma è un fuoco di paglia perché Bamba ed Oduro dominano il pitturato e mettono in imbarazzo i lunghi nostrani. Gli azzurrini stentano a trovare ritmo e fiducia in attacco, anzi, si affidano a maldestre forzature che danno il là all'allungo canadese fino al più 14. L'Italia prova a dimezzare lo svantaggio con le triple, estemporanee, di Penna e Visconti, ma è ancora Wigginton a ristabilire le distanze alla prima sirena (24-10).
Capobianco risponde allo strapotere fisico del Canada con la zona 2-3 che riesce nell'intento di imbrigliare l'attacco avversario. La palla si ferma con maggiore continuità, non dando possibilità a Wigginton e Barrett di trovare facili soluzioni. Dalla parte opposta sono Oxilia, Caruso e Denegri a trovare i canestri per accorciare le distanze, ma i tantissimi tiri da tre sbagliati non consentono agli azzurri di rimettere in discussione la contesa ed aprire una crepa nelle certezze dei rivali. Alle avversità nell'attaccare la zona i nordamericani rispondono da campioni, con testa e qualità atletiche: Barrett decide di correre praticamente sempre in transizione, smazzando assist sul perimetro - triple di Darling e Djuricic - e sotto canestro - bimane di Oduro; il parziale canadese è stordente, Darling acuisce le difficoltà italiche e piazza la tripla del +21 (44-23). Di Denegri e Bucarelli, d'orgoglio più che altro, la reazione italiana, frustrata però da sette punti di fila di abbacinante talento di Kigab. Okeke fa la voce grossa negli ultimi due minuti, siglando cinque punti di fila prima della preghiera di Penna, per l'eventuale -12, che non viene accolta dagli dei del basket (51-36).
L'avvio di ripresa ricalca per sommi capi i temi del primo tempo: gli azzurri non trovano quasi mai la via del canestro, frustrati dalla difesa canadese che chiude perfettamente l'area. Bamba domina sotto le plance, nelle due metà campo, chiudendo la via per il canestro agli italiani ripetutamente; dalla parte opposta è Barrett a mettersi in luce con un paio di accelerazioni da assoluto fenomeno: il sei canadese trascina i suoi fino al più ventisei, aprendo bene il campo in transizione per i canestri di Wigginton e Oduro. Un'altra tripla di Darling da il massimo vantaggio, sul più ventisei, al Canada, che fisiologicamente stacca la spina della concentrazione e permette a Bucarelli ed Oxilia di accorciare fino al meno venti.
L'ultimo quarto è un lunghissimo garbage time, utile soltanto a far rimpinguare i rispettivi bottini ai protagonisti. Il Canada sembra controllare agevolmente il vantaggio, prima dei canestri di Penna, Oxilia, Okeke e Pajola che accorciano e dimezzano lo svantaggio per i ragazzi di Capobianco. I canadesi iniziano a festeggiare e tolgono entrambe le mani dal volante della sfida, aspettando soltanto la sirena finale che fissa il punteggio sul 79-60. Oro al Canada, Italia splendida d'argento.
I tabellini