Metti un giocatore arrivato nella lega cestistica più grande del mondo, al termine forse del Draft più ricco della storia, insieme ad altri campioni con i quali avrebbe condiviso duelli fantastici ma anche trionfi di un certo livello. Questo giocatore risponde al nome di Carmelo Kyam Anthony, e alle soglie dei 33 anni non ha ancora vinto un titolo NBA, dopo aver iniziato la propria avventura nella lega con i promettenti ma incompiuti Denver Nuggets, e soprattutto dopo aver sposato la causa degli ambiziosi New York Knicks, i quali non hanno fatto seguito alla loro ambizione con un progetto tecnico che valesse quantomeno una finale di Conference, giocata da Melo solo una volta, nel 2009 quando ancora giocava in Colorado, ma quando ancora circolava un fuoriclasse di nome Kobe Bryant. E a proposito di fuoriclasse, Anthony ne sta cercando almeno uno al quale affiancarsi per dare la caccia a quel titolo che in fin dei conti meriterebbe, considerando la fatica fatta per giocare queste quattordici stagioni in NBA, senza aver avuto praticamente nemmeno una gioia, fatta eccezione per gli innumerevoli successi con il Dream Team.
Carmelo Anthony cerca una nuova squadra, questo è il messaggio che arriva forte e chiaro anche dall'entourage del giocatore. E basta andare a vedere qualche video reperibile in giro per il web, per capire quanto sia forte la voglia di Melo di giocare per un team in grado di regalargli una caccia al primo anello in carriera un po' più concreta e possibilmente più vicina possibile all'obiettivo, rispetto a quanto non sia stata in grado di fare una New York bistrattata da scelte societarie e tecniche a dir poco discutibili. Attualmente, nello stesso in cui versano le condizioni delle franchigie dopo le ore convulse per firme, rinnovi e nuovi ingaggi, sono due le formazioni che possono seriamente farsi la 'guerra' per ingaggiare Anthony. E sono le due squadre che, almeno per il momento, risultano essere anche le principali candidate a togliere il trono di campioni del mondo da sotto i sederi dei Golden State Warriors: ovvero i Cleveland Cavaliers e gli Houston Rockets. Che tra l'altro - e anche questo è un passaggio da non sottovalutare - sono anche le uniche due squadre in cui Melo si accaserebbe senza ricorrere alla "no trade clause".
La franchigia dell'Ohio, specialmente dopo le altre operazioni che hanno indebolito (o che non hanno rinforzato) le altre compagini della propria Conference, sembra essere ancora la principale accreditata ad un ruolo da favorita d'obbligo per la divisione orientale. Il tutto senza aver aggiunto ancora nulla al roster a disposizione di coach Tyronn Lue, il quale potrebbe anzi perdere a breve uno dei giocatori più importanti in chiave tattica e soprattutto difensiva, quell'Iman Shumpert che potrebbe decidere di lasciare Cleveland per accasarsi - guarda un po' - agli Houston Rockets. Ed è proprio la squadra guidata da Mike D'Antoni a rappresentare il principale ostacolo nella reunion tra Melo e LeBron James, due grandi amici che però non hanno mai avuto il privilegio di giocare insieme in campionato. Dopo la firma di Chris Paul, la franchigia texana vorrebbe aggiungere un ulteriore tassello che possa far prendere diverse forme al proprio gioco offensivo. Non più il run and gun previsto dal Coach of The Year della passata stagione, ma anche gestione oculata con la 'regia' dell'ex Clippers e magari un po' più di estro con la firma di Anthony.
Duello su tutti i fronti, dunque, quello tra Cavs e Rockets. C'è in ballo la firma di uno dei giocatori più affamati e al tempo stesso più talentuosi dell'intera lega, con la quale si aprirà un altro duello molto interessante, ovvero quello di principale contender dei Warriors. L'arrivo di Anthony a Cleveland renderebbe ancor più netto il divario tra i campioni del mondo 2016 e il resto della Eastern Conference. L'approdo di Melo a Houston alzerebbe ancor di più il livello della Western, rendendo un po' più complicata la vita ai Golden State Warriors. E come si dice in questi casi? Stay tuned.