OKLAHOMA CITY THUNDER - SAN ANTONIO SPURS 102-92
Cade San Antonio, lo fa dopo 9 vittorie consecutive, in casa del supereroe Russell Westbrook, autore della 31^ tripla doppia stagionale (23 punti, 13 rimbalzi e 13 assist, eguagliato il record di un certo Wilt "Tripla Doppia" Chamberlain). Senza Tony Parker e Manu Ginobili, tenuti a riposo dal generale Pop, e reduci dalla splendida rimonta casalinga portata a termine ventiquattro ore prima contro i Kings, dunque in back-to-back, gli speroni ritornano ad assaporare l'amaro sapore della sconfitta. Bruscamente si interrompe la caccia dei neroargento alla vetta della Western Conference. I Thunder trovano finalmente un degno contorno alle magie dello "zero"; sono infatti in quattro, oltre a Westbrook, a terminare in doppia cifra nella casella dei punti realizzati.
La prima parte di gara viaggia sui binari dell'equilibrio, seppur Oklahoma provi più volte ad inserire le marcie alte e scappare. Russell Westbrook immediatamente inizia il suo show personale, trovando 15 punti nei primi due quarti, Leonard (19) ed Aldridge (17) sono gli osservati speciali della difesa dei padroni di casa, e dunque gli Spurs si rifugiano nelle mani sapienti di Pau Gasol che firma 16 dei 18 punti totali nei primi due quarti, consentendo ai neroargento di non sprofondare. La tripla di McDermott consegna il vantaggio in doppia cifra agli uomini di coach Donovan (40-30), ma San Antonio reagisce, non crolla, ed affronta la pausa lunga sul meno sette (56-49).
Il diverso atteggiamento, la feroce voglia di vittoria dopo 4 sconfitte consecutive, è il segreto dell'allungo dei Thunder nel corso del terzo e quarto quarto. Il solito, stratosferico Westbrook, aiutato da Oladipo (20 punti), Adams (11) e Kanter (14+10) sospingono nuovamente la compagine dell'Oklahoma in vantaggio in doppia cifra, questa volta però non mollandola più sino al termine della contesa. San Antonio, tramortita, e preoccupata per Kawhi Leonard costretto ad uscire dal parquet con 15' minuti d'anticipo a causa di un brutto colpo subito da Oladipo tra testa e collo, si dimostrano inermi, incapaci di reagire. Le percentuali al tiro non eccellenti dei viaggianti (6/19 dall'arco dei 3 punti), di fatto consegnano il match agli avversari, che suggellano la vittoria con la tripla di Westbrook del +16 a 5.58 dal termine. Canestro che fa scorrere i titoli di coda alla gara, interrompendo a 9 la striscia di vittorie consecutive dei San Antonio Spurs.
Non cerca alibi coach Gregg Popovich nell'immediato dopogara ai microfoni di ESPN: "Loro hanno messo sul parquet più intensità e voglia di vincere. Non cerchiamo alibi, e scusanti: seppur Kawhi Leonard non fosse stato costretto ad alzare bandiera bianca per quell'infortunio, avremmo perso comunque, perchè loro hanno giocato ad un'intensità, ad una velocità doppia rispetto alla nostra. Non cerchiamo scuse, ci siamo presi un bel calcio nel sedere, che però ci permette di crescere in questo finale di regular season".
OKLAHOMA CITY THUNDER: Punti: Westbrook 23, Oladipo 20, Kanter 14; Rimbalzi: Westbrook 13; Assist: Westbrook 13;
SAN ANTONIO SPURS: Punti: Leonard 19, Gasol 18, Aldridge 16; Rimbalzi: Dedmon 8; Assist: Green 3, Murray 3;