In assenza di italiane in Eurocup e Fiba Europe Cup, il martedì e il mercoledì ritornano come ogni settimana ad essere giorni di conquista per le quattro italiane impegnate in Champions League.
La sesta giornata si apre con Varese impegnata in Turchia con l'Usak dell'ex Verona Monroe, a seguire è il turno di Sassari che ospita i tedeschi del Ludwigsburg in un incontro già importante in ottica classifica. Mercoledì è invece il turno di Venezia che riceve i russi del Saratov, mentre in serata tocca ad Avellino, che davanti al proprio pubblico affronta i temibili avversari dell'Iberostar Tenerife.
USAK - Partita importante per entrambe le squadre. Infatti ambedue arrivano da 7 sconfitte nelle ultime 8 partite ed una situazione in bilico in Europa. Soprattutto Varese negli ultimi giorni è stata al centro delle voci di mercato, pare sul piede d'addio infatti Maynor e potrebbe non essere il solo.
La partita si mette per il meglio nel primo quarto, con Eyenga ed Avramovic che portano avanti la squadra di coach Moretti. Un segnale positivo che però viene cancellato immediatamente dal pessimo secondo quarto. Varese regge fino al 27-26, poi un parziale di 13-0 praticamente congela la partita e lascia inerme i lombardi. Nel secondo tempo la reazione non arriva. I turchi sono guidati da Lyons ed Harrison, autori di una partita ottima, mentre Varese si affida al solo Anosike che non si arrende fino all'ultimo minuto. 87-64 il risultato finale che certifica l'ennesima pesante sconfitta. La qualificazione al prossimo turno è lontana, Varese infatti staziona all'ultimo posto in solitaria, con una sola vittoria all'attivo. La dirigenza deve muoversi il prima possibile per invertire la rotta.
MVP del match Lyons, autore di 28 punti con 6 assist. Ottima la prova anche di Harrison che chiude con 22 punti, 7 rimbalzi e 7 assist. Tra le fila di Varese si salva Anosike, che chiude una doppia doppia da 14 punti e 17 rimbalzi.
SASSARI - Anche Sassari non arriva da un buon periodo, sono infatti quattro le sconfitte consecutive. Al Palaserradimigni arrivano i tedeschi del Ludwigsburg, squadra vista contro Trento nella stagione precedente. I tifosi sardi hanno ancora negli occhi la tripla di Weems allo scadere, che aveva decretato la sconfitta contro il Besiktas e incitano i propri beniamini sin dal riscaldamento.
La partita però non si mette sul verso giusto, Sassari parte con uno 0-7 che si trasforma in un 2-10 prima del timeout. Coach Pasquini riesce a dare la scossa ed i suoi tornano a contatto annullando il primo allungo e chiudendo addirittura avanti il primo quarto 19-18. Nel secondo parziale i sardi continuano a giocare bene ed allungano grazie all'inaspettato D'Ercole e a Sacchetti che fissa il punteggio del primo tempo con due liberi sul 39-33. La partenza nel terzo quarto è ottima, Sassari allunga fino al 51-40. Però la luce si spegne ed il Ludwigsburg sfrutta il momento per riportarsi a contatto, chiudendo il terzo quarto con la tripla di Toppert per il 59-58. L'ultimo quarto è un continuo punto a punto. Ludwigsburg è avanti 77-74 con 90 secondi da giocare, ma Sassari non ci sta. Prima due liberi di Savanovic e poi la tripla di Sacchetti fanno esplodere di gioia i tifosi. Sull'ultimo possesso però Cotton si inventa una magia, realizzando fuori equilibrio la tripla del 80-79 e costringendo ad un'altra resa dell'ultimo secondo Sassari e il suo pubblico. Una sconfitta che brucia e che ricorda tanto quella con il Besiktas, anche se in questo caso la difesa ha fatto il suo dovere costringendo Cotton a prendere una tripla difficilissima.
La palma di MVP non può che andare a Cotton, autore, oltre che della bomba decisiva, di 19 punti con 6 rimbalzi, 5 assist e 3 palle rubate. Tra le fila di Sassari da sottolineare le ottime prestazioni di Savanovic (24 punti, 5 rimbalzi e 4 assist) e Carter (21 punti).
VENEZIA - La seconda giornata si apre al meglio a Venezia. Infatti la squadra di coach De Raffaele realizza un ultimo quarto stratosferico e vince contro i temibili russi dell'Avtodor Saratov. Ecco la cronaca completa del match, per rivivere al meglio i momenti salienti.
AVELLINO - Pubblico delle grande occasioni al Paladelmauro, dove Avellino è attesa ad una prova importante contro i forti spagnoli di Tenerife.
La partita si mette sui binari sbagliati da subito, l'Iberostar infatti mette in difficoltà la squadra di coach Sacripanti e chiude avanti il primo quarto 27-17 con un ottimo Bogris. Nel secondo quarto però arriva puntale la reazione di Avellino, che aumenta la pressione difensiva e riesce a tornare fino ad un possesso di distanza. La bomba di English allo scadere però chiude il quarto sul 33-38. Nel secondo tempo Avellino continua la sua rincorsa e grazie ad uno scatenato Randolph (12 punti consecutivi per gli irpini) si riporta sotto 54-55. Il sorpasso arriva con 8:37 da giocare grazie ad un canestro di Thomas. Avellino rimane avanti per tutto l'ultimo quarto, ma il buzzer beater è fatale. Thomas fa 1/2 ai liberi con 15 secondi da giocare per il 75-73, White si prende l'ultimo possesso, penetra e Cusin combina un disastro. Fallo su White e interferenza a canestro, che legittima il canestro e regala un libero aggiuntivo all'Iberostar. Una doccia freddissima per Avellino ed i suoi tifosi che diventa gelata quando White realizza anche il tiro libero supplementare per il 76-75. Il tiro di Ragland, con soli 2 secondi sul cronometro, non va a bersaglio e Avellino perde. Una sconfitta che pesa come un macigno vista la grande rimonta e la leadership durata fino all'ultimo. Da sottolineare comunque le ottime performance di Randolph (24 punti) e Thomas (23 punti, 4 assist e 5 rimbalzi. Ancora sottotono Obasohan, che chiude con 0 punti in 10 minuti, probabilmente condizionato anche dalle insistenti voci che lo vogliono lontano dalla Campania. MVP del match il greco Bogris, che chiude con 22 punti, 7 rimbalzi e 4 assist.