La rivincita dell'ex infligge la prima sconfitta stagionale ai San Antonio Spurs. In Texas, all'AT&T Center, gli Utah Jazz riescono a spuntarla e portare via la seconda W grazie a una prestazione cinque stelle di George Hill, passato in nero-argento dal 2008 al 2011 e poi ceduto per arrivare a Kawhi Leonard. Il finale della sfida è 106-91 in favore degli ospiti, guidati proprio dai 22 punti del prodotto di IUPUI, anche se il top scorer di giornata è il sopracitato Leonard, a quota 30 punti.

La partita prende immeditamente la direzione dei mormoni, complici 38 punti che piovono come acqua sulle teste degli Spurs, incapaci di replicare colpo su colpo in attacco e subendo numeri da capogiro: la squadra di Snyder manda in archivio il primo quarto con sette triple realizzate su otto tentate (88%), aggiungendovi un 72% globale per un totale di 38 punti. L'energia di San Antonio viene a mancare, in attacco la franchigia texana vive di folate e il tentativo di giocarsi Simmons in quintetto paga bassi dividendi, nonostante la panchina abbia un buon impatto nel primo quarto, con Mills e Lee protagonisti.

Sotto 47-31, gli Spurs risalgono fino al pari 48 con un parziale di 17-1, rimettendosi in partita. Utah riesce però a mantenere la testa in partita e il terzo quarto si gioca sul filo dell'equilibrio, con gli ospiti che rimarginano sempre i tentativi di fuga di Aldridge e compagni, provando anche a staccarsi con un parziale di 10-0 firmato in buona parte da Trey Lyles, autore di un'ottima prova da 15 punti. Due triple di Ingles a inizio quarto quarto fanno poi pendere l'ago della bilancia in favore dei Jazz, spezzando l'equilibrio e dando il via ad una nuova serie di canestri che scava il definitivo solco, lasciando Leonard e compagni a mani vuote.

Gli ultimi 210 secondi finali di San Antonio si risolvono senza punti segnati a tabellone e costano la prima sconfitta stagionale dopo quattro ottime vittorie, una L che non scalfisce particolarmente l'armatura dei texani. Vittoria di fiducia invece per Utah, alla ricerca delle ali giuste per spiccare il volo definitivamente.

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Giorgio Dusi
Vivo a Bergamo, scrivo di calcio, in particolare di Juventus e Arsenal, e di basket tra NBA ed Eurolega. Giornalista. Laureando. Forse. [email protected]