L'ordine col quale verranno discusse le squadre della South Eastern Division, non è da considerarsi come una restricted graduatoria, neanche come una griglia di partenza sulla quale secondo noi le squadre si basano, nemmeno un pronostico sulla disposizione che le diverse compagini avranno in primavera. Insomma, semplicemente una visione quanto meno prospettiva di quello che probabilmente sarà l'andamento di questa Division.
MIAMI HEAT
Impossibile non incominciare dai back to back Champions dei Miami Heat, i quali sono chiamati a fare il tris dopo i successi delle stagioni passate. Grandissimi cambiamenti nel roster non ce ne sono stati. Probabilmente solo uno, con la grandissima partenza di Mike Miller, punto fermo e garanzia da tre punti in entrambe delle ultime Finals Nba. Tuttavia, guardandola pragmaticamente, la franchigia della Florida si è liberata di una riserva (nel 95% delle gare in stagione) dal grandissimo ingaggio, agGREGando in rosa la scommessa Oden (in campo dopo tre anni) ed inserendo un altro paio di elementi interessanti quali Robert Mason Junior e l'ingiudicabile Micheal Beasley.
Con la conferma di Andersen, Norris Cole, Allen e Shane Battier tuttavia, l'appoggio necessario al Big Three lascia capire quanto sia difficile che gli Heat possano aver perso qualcosa rispetto alla passata stagione. Al tal proposito LeBron James, 4 volte Mvp e vincitore di ogni premio esistente sul pianeta basket degli ultimi due anni, ha deciso di esordire la stagione con le seguenti parole: "I know that you don't think it's possible, but I am so much of a better player then the one I was last year". Se lo dice lui, chi siamo noi per giudicare...
WASHINGTON WIZARDS
Dopo che, con la cessione di Josh Smith, la smantellazione della franchigia di Atlanta è definitivamente completata, i capitolini si candidano ad essere la seconda nella classe in questa Division, nutrendo più di una speranza alla partecipazione dei prossimi Playoff. Così come fecero i Bucks nella passata stagione, i Wizards si ritrovano con un anno in più di esperienza e con giocatori più affermati. John Wall fisicamente integro permette a Washington di girare a ritmi tre volte superiori al passato. Ritmi che favoriscono più di tutti l'atletismo di Bradley Beal, autentico portento e dominatore di questa Pre-Season. Dopo un primo anno a magliorare di partita in partita, la shooting guard dei Wizards è pronta alla sua prima stagione da titolare, nella quale gli verrà chiesto di non scendere sotto i 15 di media. Il grande obiettivo per la squadra della capitale sarà in realtà quello di riuscire a mantenere in salute i vari Nenè, Okafor ed il fondamentale Nenè. Con il ritorno di Barbosa dopo la parentesi ai Celtics, sommato alle conferme di Ariza, Webster e Seraphin, Washington può sognare dopo lungo tempo ad una cornice nei Playoff.
ATLANTA HAWKS
Nel giro di pochi anni sono stati molti gli addii in Georgia, ultimo de quali quello di Josh Smith, separato in casa da ormai un paio di stagione. Nonostante lo spazio salariale alle stelle ed una squadra in netto bisogno di leader, gli Hawks hanno decido di spendere denaro ed energie nell'acquisire Paul Millsap, scaricato dai Jazz nello stesso modo in cui gli stessi Hawks hanno scaricato Smith. La domanda sorge spontanea? A quale scopo tutto questo? La risposta è molto semplice. La ricostruzione di Atlanta parte anni fa, quando si iniziano a vendere i pezzi più pregiati (cercando comunque di mantenere ogni anno una squadra da Playoff) in attesa di tempi migliori dove poter finalmente acquistare un first class. Tutte le strategie sono andate in fumo quando, dopo mesi di corteggiamenti, Dwight Howard ha preferito la corte dei Rockets, lasciando con le mani in mano gli Hawks. Teague e Horford sono due giocatori che potranno dare molto a tutti gli appassionati di Fantabasket, ma che nella vita reale avranno da sudare troppe camicie per regalare alla propria squadra una posizione ai prossimi Playoff.
CHARLOTTE BOBCATS
Dopo due anni di anonimato, chissà se i nuovi Hornets sembrano essere in grado di disputare una stagione a livelli non imbarazzanti. Con la crescita di Kemba Walker in regia, di Biyombo tra i lunghi, oltre alla conferma di Gerald Henderson nel ruolo di guardia, gli ex Bobcats hanno dato un segnale forte alla Division ingaggiando, e coprendo di milioni, l'ex Utah Al Jefferson, il quale ricorprirà un ruolo da star nella franchigia di MJ. I Playoff restano un sogno impossibile, ma chissà che qualche brutta figura possa finalmente essere risparmiata.
ORLANDO MAGIC
Prosegue il periodo di purgatorio dei Magic, iniziando l'anno scorso con la cessione di Howard ai Lakers, proseguito con gli addii di Turkoglu e Redick. Spazio ai giovani dunque, più motivati ed economici. Tra tutti spiccano i nomi di Vucevic e Tobias Harris, che quando sono in serata possono contribuire con una valanga di punti e rimbalzi. Ad agire in cabina di regia ci sarà il sempreverde Jamir Nelson, chiamato ad innescare i tiratori Herkless e Afflalo, oltre che a fare da mentore alla scelta numero 2 del draft di quest'anno, Victor Oladipo. Il giovane proveniente da Indiana ha disputato una Pre-Season da alti e bassi, dimostrando tutta via che di potenziale su cui scommettere ce n'è eccome. Il tutto sarà nel saperlo sfruttare.
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