A Doha, la grande atletica vive una notte di magia. Justin Gatlin divora la pista e ferma il cronometro a 9"74. Crono sensazionale, i 100 assumono una nuova dimensione a accendono una rivalità fin qui solo verbale tra il campionissimo Usain Bolt e il chiacchierato Gatlin. Quinta prestazione di sempre, una continua evoluzione, a 33 anni suonati.
Dalla velocità al salto. La notte del triplo regala momenti di assoluta bellezza. I migliori duellano in pedana su misure senza precedenti. Resiste Sir Jonathan Edwards, ma il futuro si avvicina. Pedro Pablo Pichardo conferma i progressi recenti e si migliora ulteriormente, planando a 18.06, due cm più in là dell'americano Christian Taylor. Non partecipa alla festa il francese Tamgho, balzo di dolore e tendine d'Achille rotto.
Mo Farah è battuto, nel suo regno di caccia, la volata. Resiste l'etiope Gebrhiwet e si prende i 3000. Grande Jackson nei 400 hs, 48"09, personaggi eterni nel peso e nel disco, Storl (21.51) e Pitkamaki (88.62).
A livello femminile, da segnalare il sotto 22 nei 200 dell'elegante Felix, 21"98, e il 12"35 della Stowers nei 100 hs. Cade Sanya Richards, battuta nei 400 dalla connazionale McCorory, la Bartoletta si prende il lungo sfiorando i 7 metri, alla Perkovic (68.10) il disco.